Chapter 18 - Emozioni

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Voldemort risvegliò tutti i suoi seguaci e poco dopo li congedò "in quanto a voi due, potete stare qui stanotte, ma domani dovrete andare ad Hogwarts per non creare sospetti" disse riferendosi a noi.

Avevo la testa che mi stava scoppiando, la mia vita era cambiata totalmente in una mattinata, non riuscivo a capacitarmene.
"Io forse è meglio se torno, devo elaborare tutte queste informazioni" dissi confusa
"Potrei aiutarti" sussurrò Mattheo "vieni"
Mi prese la mano e mi condusse per quella enorme casa. Uscimmo in giardino e camminammo fino ad arrivare ad un surreale piccolo laghetto nero decorato da rose, con infondo una panchina tutto del medesimo colore, il contrasto creato dal colore verde acceso del prato rendeva ancora più irreale quel posto.
Ci andammo a sedere su quella panchina opaca e rimanemmo in silenzio ad osservare il paesaggio che ci circondava mentre del vento leggero ci accarezzava. Quel posto, quella casa era tutto così malinconico ma allo stesso tempo per me era così affascinante. A migliorare il tutto era la presenza perenne di un cielo grigio che minacciava di far venire a piovere da un momento all'altro, una leggera foschia che adornava il laghetto ed alcuni tratti del giardino, infine l'odore costante della pioggia, nonostante sembrava che non piovesse lì da molto tempo.
"È un incantesimo" ruppe il silenzio Mattheo "le nuvole, l'odore di pioggia, la nebbia... è tutto un incantesimo"
"Oh" risposi ancora presa dalla vista intorno a me "è bellissimo"
"Già, anche se ogni tanto avrei voluto vedere il sole qui" ammise sottovoce
"È sempre stato costantemente così?" Chiesi stupita.
"Finché non sono andato ad Hogwarts la prima volta, non avevo idea di come fosse la sensazione del sole sulla pelle" spiegò
Mi girai a guardarlo "deve essere difficile provare emozioni diverse con un tempo del genere" dissi pensierosa.
Le mie emozioni erano spesso legate al tempo, anche se non sono mai stata felice fin quando ho frequentato quella scuola, mi trovavo ad essere meno irascibile con la presenza del sole
"Non ho provato emozioni diverse finché non sei arrivata tu" disse guardandomi ed incastrando il suo sguardo nel mio
"Stranamente è stato lo stesso per me" ammisi, era strano ma era vero, avevo provato affetto per mio fratello, ma non ero mai stata felice o triste, ero apatica a tutto quello che mi accadeva intorno riuscivo solo ad arrabbiarmi.
"Lilith, io non so cosa sia il motivo di tutto questo o cosa provo per te, ma tu sei mia... lo sai vero?" Disse prendendomi la mano
"No Mattheo, non posso e non voglio essere tua se non sappiamo quello che proviamo per l'altro... se anche tu non sei mio" guardai le nostre mani unite, era così strano vedere e percepire un contatto di questo tipo con lui
"Allora sarò tuo, non posso più vederti o immaginarti con altri ragazzi" continuò
"E cosa provi per me?" Chiesi interdetta, l'idea di essere sua mi confondeva
"Non lo so, non ho mai provato emozioni di questo tipo, non so categorizzarle. Ma posso dirti che voglio stare solo con te e sapere che tu starai solo con me" distolse lo sguardo da me e fisso per terra mentre parlava, quel gesto mi fece tenerezza mi ricordava un bambino che ammetteva di aver fatto qualcosa di sbagliato.
Poggiai la mano sul suo viso e delicatamente lo alzai per poterlo guardare meglio
"Ogni tuo tocco mi fa venire i brividi" disse in un sussurro.
Avvicinai il mio volto al suo e attaccai le nostre fronti, il suo sguardo tornò ad essere fisso nel mio. Sentirgli dire quelle parole mi riempì di gioia come non l'avevo mai provata in vita mia.
"Voglio essere tua, e voglio che tu sia mio Theo" dissi lentamente sorridendo.
Mattheo sgranò gli occhi sorpreso, poi velocemente prese il mio volte tra le sue mani e mi baciò intensamente. Appena ci staccammo avevamo entrambi un'espressione in volto che non avevamo mai avuto prima, un sorriso vero, felice di quelli che quando li vedi su altre persone pensi che siano falsi per quanto siano allegri.

"Quindi ora posso dire in giro che sei il mio ragazzo Riddle" dissi fiera
"Ma certo Grindelwald" rispose prendendomi in giro
"Theodor mi disse una volta che insieme io e te saremmo stata la coppia più temuta di Hogwarts" ricordai quel momento
"Ha ragione, sarà divertente vedere gli sguardi ancora più terrorizzati degli altri studenti" rise all'idea. Mi incantai a guardare quel sorriso sul suo volto, era così dannatamente bello.
"Lo so che sono figo ma smettila di fissarmi" disse continuando a ridere
"Ormai ho il diritto di fissarti quanto voglio" risposi divertita
"E allora io ho il diritto di fare questo" mi prese in braccio e correndo si buttò nel laghetto che avevamo davanti con me attaccata a lui.
Avevo ancora il lungo vestito nero che mi aveva messo la mattina, sembrava fluttuare ed essere parte del lago in quel momento.
"Fanculo" urlai risalendo a galla ricevendo risatine da Mattheo. Quel laghetto era decisamente più profondo di quanto poteva sembrare
"E allora te la sei cercata" andai sotto acqua, mi avvicinai a lui e prendendogli il piede lo tirai giù di forza prendendolo di sorpresa. In tutta risposta, mentre risalivo lui mi prese ed abbracciò costringendomi a ritornare su con lui. Tornammo in superficie ridendo e solo dopo poco tempo ci rendemmo conto che stava piovendo
"Ma non rimaneva soltanto sempre cupo?" Chiesi curiosa
"È mio padre, ci sta guardando e non gli piace quello che vede" disse apatico.

Uscimmo dall'acqua e tornammo velocemente dentro la casa. Non c'era nessuno ad aspettarci, quindi ci dirigemmo verso la camera dove mi ero risvegliata quella mattina.
Entrammo in bagno, Mattheo accese l'acqua per riempire la vasca e poi tornò da me, delicatamente mi tolse il vestito e l'intimo bagnati, mentre io facevo lo stesso con i suoi indumenti.
Ci infilammo nell'acqua bollente, tanto che faceva male alla pelle. Appoggiai la mia schiena al suo petto e mi lasciai cullare dalle sue mani che giocavano con i miei capelli bagnati.
"Strano che mio padre non si sia fatto trovare in salone per dirci qualcosa" disse pensieroso e leggermente preoccupato. Non lo avevo mai visto preoccuparsi di qualcuno, ma d'altronde suo padre non era una persona normale e tranquilla. Cambiai posizione per poter guardare il suo volto, lo accarezzai per cercare di calmarlo. Lui mi prese la mano e la baciò, poi la tirò delicatamente e mi avvicinò a lui per baciarmi. Mi misi a cavalcioni su di lui per potermi avvicinare il più possibile.
Il mio corpo nudo si attaccò completamente al suo mentre ci baciavamo, inizialmente fu tutto molto intimo e delicato ma appena abbassai leggermente il bacino facendo toccare le nostre intimità, sentii quella di Mattheo prendere vita.
"Piccola cosa hai fatto" disse in un sussurro
"Piccola?" Chiesi sorridendo
"Si" affermò fiero
"Perché mi piace così tanto detto da te Theo?" Chiesi avvicinandomi a lui e baciandogli lentamente il collo per provocarlo
"Perché sono fantastico" disse egocentrico.
Risi ancora sul suo collo "credici" sussurrai mentre iniziai a mordicchiargli e leccargli leggermente il lobo.
Lo sentii imprecare sottovoce, poi velocemente mi fece ritrovare sotto di lui smuovendo tutta l'acqua nella vasca e facendola finire fuori
"Hai allagato tutto" dissi ridendo
"Tutta colpa tua, non mi dovevi provocare Lilith" spostò una ciocca di capelli che mi era finita in volto dietro le mie orecchie e poi prese a baciarmi voracemente. Mentre le nostre labbra si univano bramandosi avidamente le sue mani scendevano sul mio seno stringendolo violentemente. Lasciai un gemito fuoruscire dalla mia bocca attaccata alla sua.
Mattheo fece scendere le sue mani lentamente sul mio corpo ed iniziò subito dopo a toccarmi il clitoride facendomi godere ancora di più. Nel mentre io presi il suo pene nelle mie mani e cominciai a segarlo. Entrambi rilasciammo rumorosi gemiti nella bocca dell'altro. Il mio corpo iniziò a contorcersi dal piacere sotto il suo tocco e quando sentii che stavo per raggiungere l'orgasmo "scopami Theo" sussurrai ancora sulle sue labbra.
Lo sentii sorridere ed in pochi secondi entrare completamente dentro di me. Iniziò a scoparmi violentemente, le mie unghie si avvinghiarono alla sua schiena spingendosi di più al suo interno e graffiandolo con l'aumentare del piacere.
Iniziai a rilasciare gemiti sempre più rumorosi estasiata dal piacere, vidi Mattheo sorridere soddisfatto. Iniziò ad andare sempre più veloce finché entrambi raggiungemmo l'orgasmo.
Si accasciò ed i nostri corpi si rilassarono stremati uno accanto all'altro, mi abbracciò delicatamente e mi guardò  "sei così fottutamente bella" sussurrò.
Per la prima volta nella mia vita, arrossii.
"Oh porca troia, sei tutta rossa. Ti devo piacere proprio tanto eh piccola" disse ridendo soddisfatto notando il rossore.
"Smettila non è vero" mi girai al lato opposto per non farmi vedere
"Oh ma finiscila" mi prese il volto costringendomi a guardarlo "sei spettacolare anche mentre arrossisci" disse baciandomi "su usciamo di qui" decise infine.

Crazy - Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora