Chapter 8 - Pregiudizi

1.8K 38 0
                                    

Prima lezione di ogni settimana: Pozioni.
Sospirai entrando nell'aula di Piton.
Non mi dispiaceva come materia ma il professore aveva una voce un po' troppo soporifera per permettermi di seguirla al meglio, così anche in questa lezione faticai a rimanere sveglia.
I miei occhi si stavano per chiudere quando richiamando la nostra attenzione Piton urlò "Ed ora metterete in pratica quello che vi ho spiegato, dividetevi in coppie"
Notai molti aver già deciso con chi stare, così mi girai verso quello che era ormai il mio gruppo e dopo aver incrociato lo sguardo con Mattheo mi fece cenno di andare con lui.
Non sapevo quanto fosse una buona idea visto quello che era successo i giorni precedenti, ma nel profondo mi piaceva stare con lui e soprattutto, era molto bravo nelle pozioni quindi perché non sfruttarlo?!

Avvicinandomi dissi "ho quasi dormito tutta la lezione, ti prego dimmi che tu hai seguito qualcosa"
"No" rispose divertito vedendomi preoccupata "Ma è una pozione base, l'hanno già insegnata gli anni passati" continuò
"Oh menomale" sospirai.
Passammo il resto della lezione a preparare la pozione ed a parlare di questa, ma ogni tanto mi ritrovavo a bloccarmi per osservare le sue mani preparare gli ingredienti.
Le immaginai muoversi sopra il mio corpo ed i suoi anelli freddi in contrasto con il caldo della sua pelle provocarmi brividi.
L'ultima volta che accadde rimasi incantata più tempo, tanto da permettere a Mattheo di accorgersene.

Non appena mi sbloccai lo notai rivolgermi un ghigno "perché mi fissi le mani mh?" Chiese con malizia
"Non ti sto fissando le mani, mi ero incantata perché non mi ricordavo cosa stessimo facendo" risposi cercando di cambiare argomento
"O forse perché ti stavi ricordando cosa queste mani ti hanno fatto.." disse avvicinandosi a me ".. e soprattutto cosa possono farti" sussurrò.

Rimanendo nascosto grazie al banco e con lo sguardo fisso su di me, infilò la sua mano sotto la mia gonna e piano piano cominciò a salire sempre di più sulla mia gamba.
Sapevo cosa volesse fare, sapevo che voleva dimostrare di aver ragione ma non lo avrei mai lasciato vincere.

Mi accertai che nessuno potesse vederci e senza esitazione abbassai la zip dei suoi pantaloni, infilai le dita dentro e giocai con i suoi boxer cercando di entrare con la mano.
La sua mano si fermò, ed il suo sguardo attento diventò lussurioso e stupito passando dai miei occhi alle mie labbra.
Mi avvicinai poi leggermente al suo orecchio e sussurrai "forse sei tu quello che non riesce a smettere di pensare a cosa le mie labbra possano farti".
Di scatto tolsi la mano e tornai a riconcentrarmi sulla pozione "cosa dobbiamo fare ora quindi?" dissi tranquillamente.
"Bella mossa Grindelwald, ma te ne pentirai non si gioca con me" disse alzandosi la zip con un ghigno divertito in faccia.
Sorrisi leggermente soddisfatta e poi ripresi "quindi la pozione?"
"Manca un ingrediente e.." disse mettendolo nel calderone "finita".

Alzò la mano chiamando Piton che venne a controllare la pozione "complimenti, ben fatto, ed essendo i primi ad averla finita 10 punti ciascuno a Serpeverde. Potete andare".
Lo ringraziammo, senza farselo dire due volte Mattheo mi prese il polso e uscì dall'aula.
"Anche con più calma" dissi una volta fuori.
"Col cazzo" disse per poi sbattermi al muro e baciarmi con foga. Ricambiai il bacio, nonostante avessi fatto tutto solo per non fargli avere ragione quella scena in aula aveva eccitato anche me.

Mi sollevò velocemente prendendomi in braccio e facendomi incrociare le gambe dietro di lui senza mai smettere di baciarmi.
Entrò a tastoni nel bagno più vicino, mi posò sul lavandino e spostando leggermente le mie mutande cominciò a giocare con il mio clitoride. Iniziai ad ansimare e a gemere, e per non farci sentire mi mise la mano libera in bocca.

Continuò finché non capì che stavo per raggiungere l'orgasmo, e proprio in quel momento si fermò.
Lo guardai delusa e rintontita.
"Ti avevo detto che con me non si gioca".
Andò verso la porta per uscire, ma si fermò sentendomi ridere di gusto
"Veramente bravo Riddle"
Nel mentre scesi dal lavandino e lo affiancai
"Peccato che hai fatto del male anche a te stesso" dissi alludendo alla sua erezione.
Lo superai ed uscii.

Mi incamminai verso la prossima lezione, lui mi raggiunse "sei proprio una stronza.. mi piaci" disse ridacchiando e poggiando un braccio sulle mie spalle.
Gli sorrisi in risposta senza far peso a quel gesto, forse perché davvero non aveva senso o forse perché mi piaceva quel contatto con lui.

Scacciai i pensieri e dedicai il resto della giornata ad essere attenta alle lezioni, durante l'ultima mi ritrovai accanto ad Hermione, chiacchierammo un pochino e ogni tanto ci scappò anche qualche risatina. Questi nostri momenti colsero l'attenzione di qualche studente, ma in particolare due sguardi sentivo fissi su di me: quello di Mattheo lussurioso e quello di Potter schifato.

Alla fine della lezione uscimmo come se niente fosse successo, quindi con tranquillità presi a dirigermi verso la sala grande per la cena.
Ma mi bloccai sentendo Harry urlare contro Hermione per avermi parlato.
Li raggiunsi sotto lo sguardo curioso e intimorito degli altri studenti.
"Capisco che tu possa odiarmi e temermi, ma che problema hai se lei mi parla?" Sentenziai beffarda contro Potter
"Lilith lascia stare" disse Hermione sottovoce.
Mi girai quindi per andarmene ma Harry mi lanciò contro un incantesimo.

Mi colpì in pieno ma io non mi mossi di un millimetro, mi girai verso di lui e con un ghigno divertiti sul volto gli puntai la bacchetta contro e senza dire niente lo feci ritrovare attaccato al muro
"Pensavi che bastasse così poco Potter? E mi hai anche colpito alle spalle, che fallito, non sai contro chi ti sei messo"
Continuai a guardarlo fisso negli occhi mentre continuavo a schiacciarlo, mi piaceva vedere la sofferenza nei suoi occhi, forse mia madre aveva ragione ero davvero come lo zio.

Mi fermò con mio stupore Mattheo, che mi si parò davanti dicendomi "così lo uccidi, lascialo stare". Effettivamente aveva ragione, così lasciai la presa su Harry lasciandolo cadere, mi girai per andarmene ma nuovamente, anche se senza forze, Potter parlò "che bella accoppiata, non puoi che stare con il figlio di Voldemort, due mostri"
Mi girai per attaccarlo di nuovo ma Mattheo in preda alla rabbia mi precedette dandogli un pugno in faccia lasciandolo cadere privo di sensi e con un naso rotto che perdeva sangue.

Mi mise poi un braccio sulla spalla e ci incamminammo verso la sala grande per la cena come se niente di importante fosse appena successo.

Crazy - Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora