Chapter 11 - Incomprensioni

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"Pronta per la festa?" disse Draco porgendomi la mano
"Assolutamente si" cercai di essere il più convincente possibile prendendo la sua mano.
Mi avvicinò a lui e mi sussurrò nell'orecchio "sei bellissima"
Accennai un grazie e cominciai a camminare con lui al mio fianco verso la sala comune
"Che fine ha fatto il livido?" Chiese
"Magia" risposi schietta.

Arrivammo alla festa e la puzza di alcool ed erba inondava già la stanza.
"Andiamo a prendere da bere" suggerì Draco dirigendosi verso il tavolo degli alcolici.
Finalmente potevo ubriacarmi e dimenticarmi di quello che era successo negli ultimi giorni.
Buttai giù tre bicchieri di fila
"Ci vai giù forte" rise Theodor arrivando da noi.
Gli accennai un sorriso ed un saluto mentre prendevo altro alcool.
"Direi che è arrivato il momento di andare a ballare" disse Draco per cercare di allontanarmi dagli alcolici.
Salutammo velocemente Theodor e ci infilammo al centro della pista.
L'alcool cominciava a farsi leggermente sentire, ero definitivamente brilla.
Così senza pensare mi lasciai andare, ballando con Draco in modo sensuale mentre lui mi cingeva i fianchi ed ogni tanto scendeva con le mani sul mio sedere. Cercò più volte di avvicinarsi a me per baciarmi ma riuscii ogni volta ad allontanarmi leggermente. Notando quello che stavo facendo mi avvicinò a se il più possibile tenendomi stretta tra le sue braccia e così, riuscì a baciarmi.

Mentre le nostre labbra si incontravano non provavo niente, era un semplice bacio senza niente di più, forse un po' di attrazione fisica era comunque un bel ragazzo, non nego che non mi dispiacerebbe farmelo. Però non era la stessa cosa di quando baciavo Mattheo, non c'era la stessa sensazione di volersi consumare a vicenda e non smettere mai.
Draco intensificò il bacio inserendo anche la lingua ed iniziando a toccare il mio sedere con più foga. Mi staccai poco dopo non volendo continuare "Mi gira la testa, andiamo a sederci?" Usai come scusa.
Accennò un si con la testa mentre ghignava soddisfatto, mi mise un braccio intorno alle spalle e ci dirigemmo verso i divanetti della sala comune.

Seduti lì c'erano già Theodor e Mattheo con altre due ragazze. Quella di Mattheo gli stava praticamente seduta sopra e lo toccava costantemente, mi stava dando fastidio.
"Oh ma ciao piccioncini" esclamò Theodor vedendoci
"Smettila" dissi buttandomi a peso morto sul divano, Draco si mise a sedere accanto a me e lanciò un ghigno soddisfatto al suo amico.
Avevo Mattheo davanti che mi fissava apatico, notai anche la ragazza accanto a lui guardarmi ma con un fare disgustato.
"Cosa cazzo ti guardi?" Le chiesi
"Niente" disse lei velocemente distogliendo lo sguardo
"Meglio" mi girai poi verso Theodor "chi è lei?"
"Piacere sono Luna" disse lei presentandosi con un enorme sorriso sul volto.
"Lilith, piacere di conoscerti" le risposi sorridendo.
Sembrava una ragazza davvero carina, sperai che si mettesse con Theodor volevo conoscerla meglio.
"E con me non ti presenti?" Disse l'altra ragazza interrompendomi
"No, tu mi stai sul cazzo a pelle cogliona" le risposi senza degnarla di uno sguardo
"Ma come ti permetti, Mattheo difendimi" rispose convinta
"Difenditi da sola" disse scocciato facendomi ridere
La ragazza sbuffò "cosa cazzo ti ridi, ti faccio vedere io" si avvicinò a me e cercò di prendermi i capelli.
La evitai e poi alzandomi glieli porsi "aspetta ti facilito, almeno sembra che tu sia riuscita a fare qualcosa"
Lei si arrabbiò ancora di più e frustrata li prese tirandoli
"Ahi che male" dissi sarcastica per poi tirarle un pugno in faccia stendendola
"Oh no, ho fatto troppo forte?!" Dissi ridendo.
Tornai a sedermi sul divanetto con lei sdraiata a terra davanti.
"Dovevi proprio?!" Mi chiese Draco ridendo
"Se l'è cercata, io avrei evitato molto volentieri, anche se priva di sensi mi è molto più simpatica" risposi facendo ridere tutti.
Poco dopo Mattheo si alzò, si avvicinò a me e mi fece segno di andare con lui
"Cosa?" Chiese Draco
"Perché dovrei venire con te?" Chiesi ignorando l'altro ragazzo
"La mano" disse alludendo alle nocche che avevo leggermente spaccato
"Ah, vero. Non c'è problema non fanno male" risposi guardandole
"Vieni" provò di nuovo
"No smet-" non riuscii a finire la frase che mi prese in braccio a sacco di patate e si incamminò verso i dormitori.
Sentii Draco urlare in lontananza "ma che cazzo fai amico".
Non cercai neanche di liberarmi sapendo che non sarei riuscita nell'intento.

Mi portò in camera sua, dopo aver chiuso la porta mi lasciò delicatamente sul letto, andò in bagno e tornò con delle bende ed un disinfettante.
Senza dire niente cominciò a curarmi, mi lasciai sfuggire un veloce verso di dolore.
Mi guardò un secondo e poi si tornò a concentrare sulle ferite.
Mi faceva strano vederlo così, lui così menefreghista concentrato a curarmi.

Una volta finito mi risolve la parola "perché hai reagito così?"
"Mi aveva guardata male" risposi alzando le spalle
"Mh" disse lui "non sarai mica gelosa"
"No, sono venuta alla festa con Draco perché dovrei" cercai di mentire.
Era vero, quella tipa mi aveva fatta ingelosire ma non l'avrei mai colpita solo per quello avrei dato troppo nell'occhio, fortunatamente mi diede la scusa perfetta per farlo.
Mi girai a guardare Mattheo e notai il suo sguardo cambiare completamente, era arrabbiato, molto arrabbiato.
"Draco... ho visto come vi divertivate in pista" disse amaramente
"Abbastanza" risposi secca
"Vuole solo scoparti" mi prese il viso con le mani
"Come te" mi allontanai dalla sua presa
Lo vidi diventare ancora più furioso
"Almeno lui non mi picchierà" mi alzai per andare verso la porta
"Ferma" disse prendendomi il polso facendomi girare
"Cosa? Vuoi farlo di nuovo?" Chiesi infastidita guardandolo negli occhi
"Non era mia intenzione" sussurrò tenendo lo sguardo fisso nei miei occhi
"Ma lo hai fatto" risposi
"Anche tu hai fatto il tuo" disse lui
"Perché tu mi hai picchiata" urlai
Mi avvicinò a lui tirandomi il polso e mi bloccò abbracciandomi.
Eravamo così vicini da sentire il respiro dell'altro
"Mi dispiace" sussurrò abbassando lo sguardo
Rimasi per qualche secondo ferma cercando di metabolizzare cosa aveva appena detto
"Dispiace anche a me" sussurrai anch'io.
Vederlo dispiaciuto fece sentire anche me così, non avevo mai provato una sensazione simile, ma non lo avrei mai colpito se non fosse stato per quello schiaffo.

Mi alzò leggermente il mento costringendomi a guardarlo facendo incatenare i nostri sguardi.
Rimanemmo così fermi per qualche instante finché non ruppe il momento baciandomi.
Ricambiai subito, bramando di provare di nuovo quella sensazione che solo lui mi aveva mai fatto provare.
Il bacio si stava intensificando sempre di più, gli tolsi la maglia e osservando un secondo il suo corpo notai dei lividi, lo rendevano stranamente ancora più bello
"Sono stata io?" Domandai toccandone uno delicatamente
Lui annuì leggermente riprendendo poi a baciarmi come se niente fosse.
Mi prese in braccio per posarmi sul letto, stava cercando di togliermi la maglia quando sentimmo bussare alla porta.
"Apri questa cazzo di porta" urlò Draco
Ci fermammo, rivestimmo e sistemando velocemente.
Mattheo andò ad aprire la porta mentre io finsi di essermi addormentata
"Che c'è?" Disse tranquillo
"Dov è Lilith?" Chiese entrando arrabbiato
"Le stavo medicando la ferita, sono andato in bagno e quando sono tornato per portarla giù si era già addormentata. Penso abbia bevuto troppo" mentì al suo amico
"La porto in stanza" disse Draco convinto
"Ci ho già provato ma si sveglia, comincia a lamentarsi ed urlare. Non voglio sentirla di nuovo lasciala lì tanto io dormo sulla poltrona" disse scocciato e menefreghista.
Sembrava che mentire fosse nella sua natura.
"Ok" se ne andò Draco incazzato sbattendo la porta.

Mattheo si avvicinò a me sedendosi sul letto
"È così urlo e mi lamento, mh?!" Dissi realmente assonnata, tutto quello stare a occhi chiusi mi aveva fatto venire sonno davvero.
Ridacchiò leggermente, poi lo osservai andare verso il suo armadio a spogliarsi, si cambiò i vestiti mettendosi un pantalone della tuta. Prese anche una maglia ma non la mise e si diresse verso di me con quella in mano. Cominciò a togliermi i vestiti con cura ed io lo lasciai fare incuriosita. Quando rimasi solo con l'intimo mi infilò la sua maglia. Mi alzò leggermente il corpo per tirare giù le coperte, mi coprì ed infine si stese anche lui sotto di esse con me.
Mi mise le braccia intorno e mi avvicinò a se lasciandomi poggiare la testa sul suo petto.
Non sapevo perché lo stavo lasciando fare, non capivo neanche perché lui lo stesse facendo ma non riuscivo a bloccarlo. Volevo andarmene ma allo stesso tempo volevo rimanere lì accoccolata al suo petto. Era tutto così strano per me, non ne capivo niente.
Mi addormentai poco dopo lasciandomi cullare dal suono del suo respiro.

Crazy - Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora