Capitolo 15

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R O C H E L L E

«È una pessima idea.» sentenzia Brooke mentre ci troviamo davanti alla casa dei Morris.

«Io mi sto cagando un po' sotto, onesta.» aggiunge Harmony.

«Si può sapere cosa vi spaventa così tanto? Stiamo semplicemente andando a chiedere informazioni per una casa in vendita. È pieno giorno e non saremo soli, ci sarà anche l'agente immobiliare che ci viene probabilmente tutti i giorni qui, e mi sembra sia ancora vivo no?»

«Costa pure poco.» ci fa notare Alan che è concentrato a leggere il cartello di vendita situato fuori la casa.

«Grazie al cazzo, la ragazza che ci viveva è stata uccisa, la madre si è suicidata qui dentro e gli altri due membri della famiglia sono scomparsi.» gli ricorda la sorella.

«Ma che ve ne frega, non dobbiamo mica comprarla e venirci a vivere davvero.» dice Bryan.

«Non avevano pure un cagnolino? Lui che fine ha fatto?» risponde Alan riferendosi a ciò che gli ha detto Harmony, ignorando completamente mio fratello.

«Sì, quello lo hanno mandato in un canile dopo la scomparsa del padre e di suo figlio siccome era rimasto nella casa da solo da quello che so.»

«Poverino...»

«Okay, basta così.» fermo il discorso dei fratelli Murphy e prendo l'iniziativa per entrare in casa siccome nessuna delle cinque fighette che mi sono portata dietro ha intenzione di entrare per primo.

Gli unici a decidersi di seguirmi subito sono Nathan e Bryan, mentre Harmony, Alan e Brooke si tengono tutti e tre per mano camminando dietro di noi a passo lento, fastidiosamente lento.

«Aspettate!» dice ad un tratto Nathan facendo saltare di paura tutti i presenti.

«Cosa, che è successo?» chiedo allarmata.

«Entriamo così? Senza nessun piano? Voglio dire, non crederà mai che siamo una famiglia che vuole comprare casa siccome sembriamo cinque quindicenni che adesso stanno affrontando la pubertà. E non penso che se non ci mostriamo interessati a comprare casa ci darà delle informazioni.»

Effettivamente.

«Allora entriamo solo io e te. Non sembriamo poi così tanto piccoli, se diciamo che abbiamo venti anni e che vogliamo prendere casa per iniziare una convivenza ci crederà. Ci aiuta anche il fatto che costi così poco. Possiamo usarla come scusa per dire che essendo giovani non abbiamo tanti soldi per comprare una casa più costosa, per questo siamo qui.» propongo a Nathan.

𝙃𝙖𝙘𝙠𝙚𝙙 𝙝𝙚𝙖𝙧𝙩Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora