Capitolo 33

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R O C H E L L E

Ho lo sguardo fisso per terra, mentre il pianto disperato e straziante di una madre, che sa di star perdendo suo figlio, si diffonde per i corridoi della Winterhaven.

Le grida di dolore della mamma di Logan vengono soffocate dal marito che la stringe forte in un abbraccio, cercando di non crollare a sua volta.

Sono corsi nella nostra scuola appena ieri pomeriggio hanno saputo del figlio e sono riusciti ad arrivare solo stamattina. Da quello che ho sentito in giro, sono passati prima per l'ospedale e adesso, come è giusto che sia, pretendono di parlare col preside.

Quando è successo tutto, ero ancora qui per le prove con l'orchestra, e ho visto il momento esatto in cui hanno portato via il suo corpo, tumefatto e privo di sensi, da una delle classi del secondo piano.
Ho visto com'era stato ridotto.

Appena ciò è accaduto, sono corsa in bagno a vomitare. Ho vomitato l'orrore, il disgusto, tutte le parole non dette a Logan, e che forse non riuscirò mai più a dirgli.

Ho vomitato i rimpianti e tutti i miei sensi di colpa perché so che in qualche modo c'entra Cayden con tutta questa storia, così come so che in un modo o nell'altro c'entro anche io.

Non ho prove a riguardo, è vero, ma a volte certe cose me le sento e basta, e se invece si tratta di Cayden, le cose me le sento sempre.

Quello che più mi ferisce di questa storia?
Che nonostante tutto, non riesco a non essere terribilmente triste per ciò che è accaduto a Logan.

Provo un mix di emozioni difficili da spiegare, perfino a me stessa.
È come se, mentre la mia mente ribolle di rabbia per tutto quello che mi è stato fatto, c'è una parte di me che si rende conto di quanto abbiamo condiviso insieme.
È un conflitto interiore che mi lascia confusa e intrappolata tra l'odio e la compassione.

Empatia umana.
Ecco cos'è.

È vero, Logan si è comportato in un modo penoso e manipolatorio con me, e c'erano un altro paio di sassolini nella scarpa che mi sarei voluta togliere, e certo, volevo vederlo soffrire per quello che mi aveva fatto. Volevo fargli pagare tutto il male restituendoglielo, ma non in questo modo.
Non si meritava questa fine.

Un altro conato di vomito mi assale al solo pensiero che ci sia davvero Cayden dietro tutto questo.
Odio sbagliarmi, ma non l'ho mai desiderato tanto come in questo momento, perché se dovessi avere ragione, una delle poche certezze che ho si frantumerebbe in mille pezzi.
Cioè quella che Cayden non può essere l'assassino di Winterhaven.

𝙃𝙖𝙘𝙠𝙚𝙙 𝙝𝙚𝙖𝙧𝙩Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora