Simon
È ufficiale: questa ragazza mi piace ogni minuto che passa. Fin dalla prima volta che l'ho vista in quella saletta d'attesa, ho capito quanto fosse diversa dalle persone che di solito frequento e ora ne sono sempre più convinto. Mi piace il suo modo provocatorio di rispondere e il sarcasmo che usa ogni volta apre bocca. Quando oggi il professore parlava di coppie di studio, ho agito d'impulso mettendo i nostri nomi vicino. Mi piacerebbe conoscerla meglio e non potevo lasciarmi sfuggire quell'occasione d'oro. Avrei voluto sentire cosa ha detto a Stammer quando siamo usciti tutti, ma conosco quell'insegnante e so quanto tiene ai lavori di gruppo, quindi non deve averle cambiato il compagno. Ne ho avuto conferma quando l'ho vista arrivare a mensa così furiosa e non ho resistito a raggiungerla, quel poco che ho sentito mi è bastato a far aumentare il mio buon umore.
«Sbaglio o stavi dicendo che sono un bel ragazzo?»
«Hai sentito male. Malissimo» risponde senza guardarmi e io sorrido facendo un cenno col capo ai suoi amici.
«Ciao ragazzi, sembra anche a voi che questa ragazza abbia seri problemi nel confessare la verità?»
«A volte tende a negare l'evidenza» mi dà man forte quello vestito in modo eccentrico, Amber lo colpisce con un pugno sul braccio facendolo strillare. «Ehi! Mi fai male!»
«Continua a rifiutare di ammetterlo» osservo prendendo in prestito una sedia da un altro tavolo per aggiungermi al loro. «Non ti dispiace, vero?»
«Mi chiedo perché domandare una cosa se poi la risposta non ti interessa» commenta acida. I suoi occhi azzurri mandano lampi e io mi diverto sempre di più, guardo con attenzione i suoi compagni e mi sembra di riconoscere uno di loro.
«Ollie, vero?»
«Ciao, Simon» mi saluta lui con un timido sorriso mentre si alza gli occhiali sul naso. Ho notato che lo fa spesso anche nel corso di informatica che frequentiamo insieme, è un bravo ragazzo anche se forse un po' troppo silenzioso per i miei gusti. Confessare la sua omosessualità gli ha chiuso molte porte, ma a giudicare dal suo sorriso felice in compagnia del suo ragazzo non deve essergli pesata molto.
«Io sono R.J.» si intromette il suo compagno. «In realtà dovrei essere parecchio arrabbiato perché non sai chi sono, pensavo di essere conosciuto in questa scuola».
«Qualcuno mi ha detto che la dimostrazione della fama è avere una schiera di fan» rispondo guardando Amber. «Qui non ne vedo, ma sono certo che la nostra comune amica possa diventarlo».
«Vuoi diventare una cheerleader?» chiede sorpreso Ollie.
«Ovviamente no!» sbotta Amber. «Non diventerò una di quelle sciocche ragazze urlanti, puoi anche togliertelo dalla testa».
«Mai direi mai».
«Si può sapere cosa vuoi?» mi guarda seccata lei. «Di solito non pranzi con i tuoi amici dall'altro lato della mensa?»
«Noto con piacere che conosci le mie abitudini» sorrido compiaciuto.
«Te l'ha mai detto nessuno che sei davvero insopportabile?»
«Fa tutto parte del mio fascino, non lo sapevi?»
«Sì, come no» sbuffa seccata e poi distoglie lo sguardo dal mio quando si rende conto che, per un momento, abbiamo parlato come se ci fossimo solo noi due. Sono certo che anche i suoi amici si siano accorti di questo momentaneo isolamento e io penso che stuzzicarla diventerà il mio passatempo preferito. Sono già pronto a ricominciare quando una mano si posa sulla mia spalla.
«Simon, devi venire» mi dice Mitch, il mio compagno di squadra. Osserva i miei compagni di tavolo con un'espressione sorpresa, ma non fa domande insistendo invece con voce ansiosa. «Subito, è urgente».
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Sei quello che stavo cercando
RomanceSimon Torres è il ragazzo più popolare della scuola. È bello, simpatico e ha una famiglia unita che lo supporta sempre. Sembra avere praticamente tutto dalla vita e invece nasconde un grande segreto che lentamente lo sta logorando. Amber Collins è...