Capitolo 16

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Amber

Il cancello si apre senza che debba parlare e scorgo la signora cambiare atteggiamento con un piccolo sorriso che ricambio prima di entrare. Davanti all'ascensore e le scale però non so come proseguire. R.J. non mi ha detto dove proseguire una volta raggiunto il palazzo. Dovrei tornare fuori e citofonare di nuovo? E se non volesse parlarmi? Io l'ho fatto aspettare quasi un'ora sotto la pioggia ieri sera e potrebbe vendicarsi.

«Buongiorno, cerchi qualcuno?»

Sobbalzo al suono di una voce maschile, un uomo con un bastone è appena uscito dall'ascensore e mi guarda curioso.

«La famiglia Torres» rispondo dopo un momento. «Saprebbe dirmi che piano è?»

«Quinto piano ragazza. La confusione viene sempre da lassù» risponde divertito lasciandomi la porta aperta, lo ringrazio ed entro al suo posto premendo il pulsante. Mi guardo allo specchio chiedendomi se avrei dovuto ascoltare il suggerimento di R.J. e cambiarmi, ma lo scaccio subito. I jeans neri e la felpa rossa che indosso vanno benissimo.

Quando busso alla porta giusta però, l'ansia ritorna e per l'ennesima volta mi chiedo se ho fatto bene a venire.

La ragazza bionda che ho visto ieri al campo mi apre la porta. Indossa una tuta rosa e calza pantofole che hanno la forma di due cagnolini sorridenti, è davvero molto bella e mi fissa con curiosità.

«Pensavo fosse la mia amica Denise, cerchi qualcuno?»

«In effetti sì» rispondo dopo un lungo sospiro. «Simon è in casa?»

«Non mi sembra di conoscerti. Sei una sua amica?»

«Sono nuova a scuola e....»

«Maya, chi è alla porta?» urla qualcuno raggiungendoci. È bionda anche lei, ma non è questo a destabilizzarmi quanto il fatto che sia identica a Maya. I vestiti e il modo diverso di acconciarsi i capelli non servono per niente a distinguerle. Sono gemelle e io resto un attimo incerta mentre le fisso.

«È un'amica di Simon» risponde Maya. «E penso che non abbia mai visto due gemelle dico bene?»

«È così evidente?»

«Hanno tutti la stessa faccia quando ci vedono per la prima volta» risponde Maya spostandomi per farmi entrare. «Io sono Maya e lei è Mia. Simon è l'unico che riesce a distinguerci sempre, non abbiamo mai capito come fa, e credimi ci abbiamo provato un mucchio di volte a confonderlo, ma è stato solo tempo perso. Oggi non è in forma ma ci riesce lo stesso»

«Non ti ho mai visto» mi osserva con la stessa curiosità della sorella Mia e posso intuirne il motivo, devono conoscere chi frequenta il loro fratello maggiore e io di certo sono una persona troppo comune per lui.

«Era Denise alla porta?» chiede una donna uscendo da una stanza. Deve essere la madre, assomiglia in modo incredibile alle gemelle e adesso mi sta osservando con la stessa attenzione. «Ciao»

«Salve signora Torres» saluto rigida. «Sono venuta a trovare Simon. Stamattina non è venuto a scuola e allora gli ho portato i compiti da fare».

Ho portato con me la borsa con i libri e gli appunti di oggi pensando che la motivazione ufficiale potesse essere camuffata tranquillamente dal vero motivo per cui sono qui. R.J. e Ollie hanno approvato la mia idea e adesso anche la madre di Simon sembra contenta del mio spirito di iniziativa.

«Sei stata molto gentile. Vieni, Simon sarà felice di ricevere visite».

Mi invita a seguirla mentre il citofono suona di nuovo.

«Sarà Denise stavolta» risponde dietro di me Maya o forse Mia, le loro voci sono simili e mi accorgo di non riuscire a distinguerle.

La signora Torres si ferma davanti a una porta chiusa e bussa prima di entrare, un gesto che mi sorprende e me la fa essere immediatamente simpatica.

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