Amber
«Da piccola adoravo quando mio padre mi lanciava in acqua in quel modo» confesso nostalgica. «Mi sembrava di volare ed era il mio momento preferito»
«Alle gemelle piace farlo ancora» ammette Simon. «Quando andiamo al mare, è un incubo, non si stancano mai. Tuo padre lo fa ancora?»
Mi irrigidisco per un attimo e resto in silenzio senza sapere bene cosa rispondere.
«All'inizio le ragazze volevano che fosse il loro papà a lanciarle» prosegue tranquillo. Percepisce sempre quando c'è qualcosa che mi turba, eppure non mi forza e gliene sono grata perché le sue parole servono a distrarmi da brutti pensieri. «Poi hanno capito che possono appoggiarsi a me da quando lui non c'è più»
«Da quanto tempo...»
«Avevano quattro anni quando ha avuto un incidente ed è morto» risponde Simon calmo. La sua voce è controllata, come se avesse affrontato l'argomento già altre volte e di certo è così ma questo non significa che ricordarlo non lo rattristi più. Afferro la sua mano e glielo stringo senza dire niente, lui sposta lo sguardo su di me e sorride appena rafforzando la stretta mentre condividiamo insieme quel dolore che non l'ha ancora del tutto abbandonato.
«Era una brava persona»
«E sarebbe contento di sapere che sei tu ad occuparsi delle sue ragazze» mormoro sicura. Mi è bastato poco per capire quanto la famiglia Torres sia una di quelle unite che si supportano a vicenda e non immagina nemmeno quanto sia stato fortunato. «Hai una bella famiglia».
Un velo oscura il suo sguardo e non me ne spiego il motivo. Sono tentata di infrangere la mia stessa regola e chiedergli cosa lo turba intaccando la sua sfera personale ed essere poi costretta a rivelare qualcosa mio perché sono preoccupata di quell'ombra di tristezza che per un attimo oscura la sua solita allegria.
«Simon...»
«Panini al prosciutto e formaggio» mi interrompe lui aprendo la sua sacca e porgendone uno imballato.
Prima ho parlato di cibo solo per avere una scusa di allontanarmi, ma adesso scopro di essere davvero affamata. In un altro momento avrei insistito a concludere il discorso, ma stavolta lascio perdere e decido che rispetterò i suoi tempi esattamente come lui fa con me.
«Si può sapere quando hai avuto il tempo di prendere i panini e l'asciugamano?»
«Ho mille risorse» ammicca divertito dando un morso al panino. «Ho chiesto un favore. Forse non l'hai notato ma tutti pendono dalle mie labbra e avevo intenzione di portarti in spiaggia prima di vederti arrivare con quel vestito. Sai vero che adesso si parlerà della tua entrata ad effetto per giorni?»
«Non era mia intenzione fare alcuna scena particolare» ammetto con una smorfia. «È stato R.J. a convincermi di arrivare al campo così»
«Devo ringraziarlo di nuovo, adesso anche il mio ultimo dubbio è svanito»
«Quale dubbio?» chiedo mordendo il mio panino. È buono e stuzzica il mio appetito, non sono quelli della mensa e mi chiedo chi abbia comprato questa delizia per fargli un favore.
«Siccome sono sempre ben coperte, pensavo che magari ti vergognassi perché le avevi storte invece le tue gambe sono bellissime e se vuoi la mia opinione dovresti mostrarle più spesso magari in una di quelle divise da cheerleader»
«Sognalo pure se ti fa sentire meglio». Cerco di sedermi più comoda per mangiare e mi sento il suo sguardo addosso.
«Dico sul serio, hai delle gambe...»
«D'accordo, possiamo cambiare discorso per favore?»
«Va bene se vuoi che parli del tuo seno non c'è alcun problema, secondo me...»
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Sei quello che stavo cercando
RomanceSimon Torres è il ragazzo più popolare della scuola. È bello, simpatico e ha una famiglia unita che lo supporta sempre. Sembra avere praticamente tutto dalla vita e invece nasconde un grande segreto che lentamente lo sta logorando. Amber Collins è...