Capitolo 14

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Amber

Sono appena uscita dall'aula, quando trovo R.J. ad aspettarmi.

«Giardino?»

Annuisco perché ne avverto proprio il bisogno. Mi piace respirare l'aria fresca e anche se è sempre pieno di gente non è difficile trovarsi un angolo in pace. Sono felice che anche i miei amici apprezzino stare all'aria aperta, alcune volte abbiamo pranzato qui fuori e non è stato male.

«Ollie?» chiedo sorpresa di non vederlo.

«È stato incastrato dal prof» spiega R.J. quando ci sediamo su quella che è diventata la nostra panchina abituale. Non ci viene mai nessuno perché è vicina alle cucine e lontana dagli alberi, ma a me piace molto.

«Allora racconta» batte subito le mani. «Cosa c'è tra te e Simon Torres?»

Non mi sorprende il suo tono diretto e sono pronta a cambiare discorso, ma mi fermo e decido che invece parlare con qualcuno non mi farà impazzire. Gli racconto tutto, del pattinaggio, del bacio, i messaggi serali e anche di quello che è successo nel corrodoio, R.J. però resta in silenzio e io comincio ad agitarmi.

«Non hai davvero niente da dirmi?»

«Sono talmente felice per te che non trovo le parole» mi abbraccia il mio amico. «Simon Torres ti rendi conto? Sono molto fiera di te!»

«Ciao ragazzi» arriva in quel momento Ollie. «Vi stavo cercando, potevate avvisarmi che venivate qui. Allora?» chiede curioso. Incrocio lo sguardo del suo ragazzo e Ollie sbotta seccato. «Non mi avete aspettato!»

«Era troppo urgente» minimizza R.J. «Ma ti faccio un breve riassunto. La nostra cara Amber ha baciato Simon ieri a nostra insaputa, le piace parecchio anche se non vuole dirlo e ora sono una coppia ufficiale»

«Non è andata proprio così» protesto subito, ma lui mi ignora.

«Adesso bisogna assolutamente aiutarla col vestiario. Non preoccuparti, oggi shopping»

«Mi sembra il minimo» approva Ollie. «Ci hai escluso dalla novità più succosa, ora pensiamo noi al resto»

«Frenate subito» alzo le mani. «Io non cambierò il mio modo di vestire solo per un ragazzo e poi con Simon non durerà quindi è inutile anche solo pensarci»

«Ho già in mente dove andare a fare compere, Ollie ti ricordi quel negozietto con quella commessa simpatica?»

«Sì, sarà perfetto» asserisce lui come se io non avessi nemmeno aperto bocca. Poi guarda l'orologio al polso e si alza di scatto. «Tra poco ci saranno gli allenamenti di football, dobbiamo andare».

R.J. afferra la mia mano e comincia a tirarmi verso il campetto.

«Ma dove...»

«Se non ci sbrighiamo prenderanno i posti migliori» risponde Ollie afferrano l'altra mia mano e tirandomi come se potessi scappare da un momento all'altro.

«Non ho mai detto di volerci andare e la volete smettere di correre?»

«Simon Torres ti ha chiesto di essere la sua ragazza, ora il tuo status ti impone di farti vedere agli allenamenti» spiega paziente R.J. «Non puoi evitarlo e puoi cosa credi, anche noi moriamo dalla voglia di vederlo in campo. Se siamo fortunati suderanno parecchio e si toglieranno le magliette»

«Succede poche volte, ma è uno spettacolo da non perdere» mi strizza l'occhio Ollie e fisso entrambi come se fossero impazziti.

«Voi dovete seriamente farvi curare»

«E tu devi ammettere che ti sei trovata un ragazzo per cui è difficile non sbavare».

Simon impazzirebbe di gioia se sentisse questi discorsi e forse proprio perché non è presente mi scappa da ridere per l'assurdità di questa situazione. Non avrei mai pensato di trovarmi degli amici gay che avessero trovato il mio ragazzo attraente, anzi solamente pronunciare queste parole nella mia testa mi fa sembrare troppo assurdo.

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