Capitolo 32

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Amber

Ha in mano un sacco della spazzatura, si accorge subito di me o meglio della mano che ho ancora intrecciata a quella di Simon. Prima che possa fare qualcosa per evitare una figuraccia, si sta già dirigendo a passo svelto verso di noi.

«Ciao Amber. Stavo per chiamarti, hai fatto tardi»

«Colpa mia» sfodera il suo miglior sorriso Simon. «Ecco perché ho insistito per accompagnarla, è difficile farle ammettere che non conosce ancora a malapena le strade di questa città così mi sono offerto a scortarla»

«Ti ringrazio molto, sei stato molto premuroso» risponde zia Tess. Sembra quasi ammaliata dalle sue buone maniere e per quanto sappia che sia nella sua indole essere gentile, comprendo benissimo che stia esagerando di proposito.

«Io sono Simon, lei deve essere la zia Tess. Sono davvero contento di conoscerla anche se la immaginavo diversa»

«Diversa?»

«Amber non mi ha detto di avere una parente così giovane e bella, sa che potrebbe passare per una sorella maggiore?»

Zia Tess ride divertita e, lo so, anche lusingata. Mi ha sempre detto che il lavoro la assorbe troppo per cercarsi un compagno, ma credo che non avrebbe difficoltà a trovarlo dal momento che porta benissimo i suoi quarantacinque anni.

«Ti ringrazio molto Simon»

«La mia non è pura cortesia, ma semplice verità» insiste lui. «Posso assicurarle che sono sempre sincero, Amber può confermarlo. Penso di riuscire a strapparle questa confessione molto più facilmente della sua folle gelosia nei miei riguardi»

«Non ricominciare» alzo gli occhi al cielo. «Questa è solo una tua fissazione»

«Ho le prove Florida e prima o poi l'ammetterai» mi strizza l'occhio lui. «Non pensa anche lei che sua nipote a volte sia troppo cocciuta?»

«Spesso» ammette zia Tess come se io non fossi presente. «Ma adesso capisco perché le piaci tanto, contavo di conoscerti ma non qui fuori con questo freddo».

Si sfrega le mani e io per una volta sono grata alla temperatura di Manhattan così da scappare da questa imbarazzante situazione. Anche Simon deve notare il gesto perché fa marcia indietro e gliene sono grata.

«Sono disponibile a fare due chiacchiere quando vuole, ora devo proprio andare perché domani ho una partita importante e ho bisogno di riposo. Ci vediamo domani sera?»

Mi era passato di mente dei biglietti che mi ha regalato. Infuriata con lui, avevo deciso di lasciare il posto a Ollie e R.J., ma adesso mi rendo conto che devo nuovamente cambiare programma.

«Non ti sarai dimenticata che hai promesso di fare il tifo insieme ai miei fan vero?»

«Non ho promesso un bel niente!» esclamo contrariata mentre zia Tess ci osserva divertita.

«Un giocatore?»

«Sì, signora. Sono il quaterback della squadra di football e per chiunque sono il migliore, anche sua nipote può confermarlo» risponde subito lui con quella sicurezza che a volte gli invidio. «Se le fa piacere posso procurarle un biglietto per....»

«Dobbiamo rientrare» lo interrompo subito. «Ed è meglio se vai a casa»

«Se vuole dei biglietti me lo faccia sapere» mi ignora Simon rivolgendo un sorriso affabile a mia zia prima di baciarmi castamente una guancia. «Ci vediamo domani, buonanotte belle ragazze».

Zia Tess ride ancora quando Simon si allontana nella notte e io mi mordo un labbro per non fare altrettanto.

«Un gran bel ragazzo» commenta dopo un attimo. «Di certo non mi aspettavo che potesse piacerti un giocatore di football, ma devo dire che comprendo la tua scelta. Non ha solo un bel viso, ma è anche simpatico e poi prima ti ha fatta ridere e non è qualcosa da sottovalutare sai?»

Non credo che esista una sola persona al mondo che non trovi Simon simpatica. Non so come faccia, ma riesce a trasmettere serenità e istantanea simpatia verso il prossimo, sebbene abbia quell'ego assurdo risulta affabile ogni volta e chiunque ha voglia di stare in sua compagnia dopo il primo momento. È la persona più socievole che abbia mai conosciuto, il mio esatto opposto eppure per qualche strana e assurda ragione mi comprende meglio di chiunque altro e io sto cominciando ad apprezzarlo di più ogni giorno che passa.

«Una sera di queste ci organizziamo e lo invitiamo a cena» decide zia Tess buttando la spazzatura. Mi riscuoto dai miei pensieri e la guardo preoccupata.

«Vuoi farmi morire d'imbarazzo per caso? Ho chissà come sopportato cinque minuti, un'intera cena sarebbe troppo».

Lei ridacchia divertita mettendomi un braccio sulle spalle.

«Io penso invece che la sua presenza ti faccia molto bene, avevi un'aria solare quando ti ho vista poco fa e per questo perdono il tuo ritardo. La prossima volta però avvisami» si raccomanda. «Anche se sapendoti con Simon penso di poter star tranquilla»

«E se fosse un pazzo travestito da bravo ragazzo?» la rimprovero mentre entriamo nel palazzo. «Non ti fidi troppo di un perfetto sconosciuto?»

«Ho visto come ti guarda, mi basta questo» mi carezza una guancia zia Tess. «E sono davvero contenta per te tesoro, meriti tutta la felicità di questo mondo».

Sto cominciando a crederci davvero e buona parte del merito è sua perché mi ha permesso una vita diversa da quella che poteva ottenere restando con una famiglia che non mi avrebbe mai amata nel modo giusto.

Una volta in casa mi libero del giubbino e mentre la zia chiude a chiave la porta, sento il mio telefono vibrare.

Simon: Tua zia è già pazza di me? Non preoccuparti, sceglierei te comunque. Ti aspetto domani in prima fila.

p.s. so che sei gelosa di me, ma manterrò il segreto.

Scuoto la testa mentre camuffo a stento una risata. Zia Tess si avvicina curiosa e quando nota il telefono che ho in mano sorride con aria complice.

«Sai tesoro, ho notato anche il modo in cui tu lo guardavi e prometto di non metterti in imbarazzo, ma ti va di parlarne?»

«The caldo e biscotti?» chiedo ricambiando il suo sorriso ricco di aspettativa e lei sorride schizzando in cucina a prepararli.

Io: Mia zia ti adora. Vuole invitarti a cena, ma non esaltarti troppo non ho ancora accettato.

Simon: Tranquilla Florida, prometto di riempire di complimenti solo una Collins così non rischio di farti litigare con tua zia per colpa mia.

La facilità con cui mi strappa sorrisi e risate è impressionante e anche stavolta fatico a trattenermi. Quando mi mando l'emotion di un occhiolino con un cuore, gli rispondo con un singolo cuore che vuole significare tutto perché Simon Torres se ne sta appropriando man mano ogni singola parte.

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