Capitolo 58

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Amber

Non sono ancora abituata alle sue presentazioni ufficiali, ma cominciano a piacermi davvero tanto.

«Molto piacere» mi stringe la mano Freddy. «Non mi sorprende che una festa di sotto, Simon voglia passare del tempo con una bella ragazza come te»

«Ho sempre avuto ottimi gusti» scherza il diretto interessato. Infastidita, lo pizzico a un fianco.

«Le tue avventure passate non interessano a nessuno, adesso si guarda solo al presente e al futuro»

«Dimentico che è pazzamente gelosa di me» sorride compiaciuto Simon. Apro la bocca per replicare, ma la richiudo prontamente e il suo sorriso si allarga ancora di più. Sì, sono gelosa ed è inutile fingere il contrario ormai anche perché diventerebbe logorante e inutile negarlo ancora.

«E non c'è bisogno che ti vanti se ho ammesso la mia gelosia» lo precedo guardandolo male. «Questo non toglie che sgonfiare il tuo ego sarebbe sempre la soluzione migliore»

«Sei pazza di me anche per questo» replica lui sfacciato. Posa brevemente le labbra sulle mie e poi mi prende per mano mentre scendiamo di sotto con Freddy. È un uomo che si rivela subito simpatico e affabile. Nel breve tragitto che facciamo insieme, mi svela che non ha figli e che considera i Torres come la sua famiglia perché era molto amico del padre di Simon. Nutre una vera e propria stima per lui e il sentimento è reciproco, trovo molto bello che il mio ragazzo abbia trovato una figura paterna dopo la morte del suo da essere un punto di riferimento importante.

Non mi sfugge il modo in cui il suo viso si illumina mentre parla di Patty Torres e mi chiedo se l'amicizia che nutre verso la moglie del suo migliore amico sia solo tale.

Ci separiamo quando viene riceve una telefonata e io lo osservo pensierosa.

«Sembra una brava persona».

«Quando mio padre è venuto a mancare, veniva molto spesso a casa nostra per darci una mano» ammette Simon. «Sì, è una brava persona e sono contento che tu l'abbia conosciuto».

«Simon!» urla qualcuno. «Dov'eri finito? Ti sto cercando da ore, devi assolutamente venire a vedere una cosa».

Due ragazzi si sono avvicinati a noi, li riconosco come suoi compagni di squadra anche se non hanno il solito giubbotto. Come al solito non ricordo i loro nomi, ma sorrido a entrambi.

«È tutto vostro, ma portatemelo indietro intero mi raccomando».

«Signorsì sì, signora» scherzano i due facendomi un saluto militare.

«Torno subito» mi assicura Simon trascinato dai due velocemente. Non so se terrà fede alla sua promessa, d'altronde questa è una festa anche in suo onore e non posso pretendere che la passi isolato con me quando ama la compagnia di tutti i suoi amici. Non avrei mai immaginato di innamorarmi di una persona che ama la folla come a me piace il silenzio, ma ho smesso di lottare contro ciò che provo e me la farò andar bene in un modo o nell'altro.

Cerco, tra i tanti ragazzi che ballano, qualche faccia familiare e vengo urtata da un ragazzo che scoppia a ridere quando vede il liquido versato a terra di uno strano arancione.

«Sono pessimo come cameriere» ride di nuovo guardandomi. Non so se sia ubriaco o solo allegro, ma nel dubbio decido di annuire brevemente e allontanarmi in fretta. Chissà dove sono finiti Ollie e R.J.

«Amber!» esclama Alyssa abbracciandomi e cogliendomi di sorpresa. «Ero certa di averti vista prima, come stai?»

«Bene adesso e tu?»

«Benissimo e questa festa è uno sballo» sorride allegra lei. Sta per aggiungere altro quando un braccio maschile si posa sulle spalle di entrambe.

«Due belle ragazze sole, che fortuna che ho avuto».

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