Capitolo 20

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Amber

«Sei venuta a casa ieri» torna a fissarmi Mia. «Ecco dove ti avevo già vista»

«Entrate o facciamo notte» ci ammonisce Simon. L'interno profuma di buono, souvenir di palline da football fanno da ornamento nel testimoniare il proprietario dell'auto che mette in moto quando ogni sportello è chiuso per bene.

«Maya ha un passaggio per tornare?»

«È da Denise a studiare oggi» risponde la sorella distratta. «Amber, sei la nuova ragazza di mio fratello?»

«Infatti e stai disturbando la nostra uscita» risponde seccato lui, io invece sorrido senza riuscire a farne a meno. Mi ha definita la sua ragazza davanti a sua sorella ed è stato tutto molto spontaneo.

«Sembri diversa dalle solite ragazze che girano intorno a Simon» osserva Mia per poi sorridermi allegra. «Mi piaci»

«Grazie» rispondo mentre Simon alza gli occhi al cielo.

«Non serviva, ma felice di avere la tua approvazione sorellina»

«Spero che la partita di sabato finisca bene» interviene Tim spostando la conversazione sulla sport che mette entrambi di buon umore. È evidente che lui sia un grande fan di Simon, eppure il modo in cui tiene stretta la mano di Mia dimostra che non sta con lei soltanto per il cognome di suo fratello e questo li fa apparire una coppia dolcissima ai miei occhi. Disinteressandosi dell'argomento maschile, lei mi parla con vivacità dell'imminente ballo di Natale e per quanto sia alquanto esuberante per me, mi piace la sua allegria contagiosa.

«Devi assolutamente venire, è una festa grandiosa che aspettiamo tutti con ansia perché è aperta dal primo all'ultimo anno. Unica regola: trovare un vestito che si associ al Natale e cosa c'è di più bello se non cercare l'abito giusto?»

Annuisco appena non trovandomi per niente d'accordo. Mi sento sempre un'aliena su queste cose, odio fare shopping e un vestito vero e proprio non l'ho mai nemmeno indossato. Dovrò davvero andare a questa festa? L'idea di darmi malata si fa sempre più forza nella mia testa e penso che mi atterrò a quel piano.

«Di solito Simon viene invitato da un sacco di ragazze» mi sussurra Mia mentre i due continuano a parlare di football. «E fa strage di cuori ogni volta quando è costretto ad accettare un solo invito, delle volte mi sorprende di quanto sia diventato popolare in quest'istituto con...»

«Mi stai dicendo che sono i ragazzi a dover essere invitati?» chiedo nel panico e lei sorride più apertamente.

«Te l'ho detto che è uno sballo no? Le regole sono al contrario per questa volta e, se te lo stai chiedendo, Simon è l'ospite d'onore quest'anno visto che è il suo ultimo nella scuola deve andarci per forza perciò ti consiglio di chiedergli in fretta se può farti da accompagnatore oppure sarà costretto ad accettare l'invito qualche smorfiosetta che gli gira intorno».

Non faccio fatica a immaginarlo accerchiate da sciocche fan che gli chiedono di essere portate al ballo, suppongo che doni loro popolarità anche solo per una sera e a me di certo non importa di tutto questo, ma sono davvero pronta a vederlo insieme a un'altra per un'intera serata?

«Non preoccuparti, è chiaro che mio fratello sceglierà il tuo invito» mi consola Mia vedendomi forse in difficoltà. «E sai perché ne sono convinta? Non fa salire chiunque su questa macchina, anche per questo mi sei simpatica»

«Lo sei anche tu e ti ringrazio dei consigli» rispondo sforzandomi di sorriderle, ma in cuor mio sto già pensando al peggio. Io a una festa? Non andrà bene, lo sento.

«Grazie del passaggio» dice Tim quando ci fermiamo. «Sei stato molto gentile e non preoccuparti la porto a casa in orario»

«Non è di te che non mi fido» replica Simon guardando sua sorella. «Mi raccomando»

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