Capitolo 8

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Pov Christian




Scesi al piano terra, entrando in cucina.

"Non potevamo andare a scuola stamattina come tutti?" chiese Derek mentre mangiava un pezzo di torta.

"Non avevo voglia di alzarmi presto, soprattutto il primo giorno di scuola" dissi, andando a prendere una birra dal frigo.

"Bevi a quest'ora Chris?" si voltò a guardarmi con un'espressione contrariata.

"Derek ma che hai stamattina? Sembri tua madre mestruata! Anzi no lei è più simpatica da mestruata" sbottai, alzando gli occhi al cielo.
"Non sono dell'umore, già mi tocca andare in quel posto di merda se ti ci metti pure tu è la fine!" continuai, bevendo poi un sorso della mia birra.

"Lo so scusa" disse, sospirando.
"E per quella cosa che ti ha detto mia madre?" mi chiese.

"Farò come vuole lei, ma a modo mio. Le voglio bene, lo sai e vedrò di darle un po' di pace" risposi, vedendo comparire un sorriso sul suo volto.

Derek è così simile a sua madre.

E io li amo entrambi, certo di più Derek, ma mia zia mi ha sempre trattato come un figlio e quando ho avuto bisogno mi ha accolto a casa sua senza pensarci due volte.

Ma io sono io, e le ho dato un sacco dispiaceri mettendola in cattiva luce con tutti, a partire dai vicini che neanche si avvicinano più a questa casa per il mio comportamento 'indecente', così lo definiscono, e quello di Derek che poi lui non c'entra proprio niente.
Mi lascia solo fare lo stronzo senza contraddirmi.

Mi tornò in mente la discussione con mia zia della settimana scorsa in cui mi aveva detto che dovevo andare a scusarmi con quel ragazzino.

Ma se non gli avevo detto niente di che e lui era corso via frignando.
Che problemi avrà? Bah.

E pensare che l'ho pure accompagnato a casa quel giorno quando mi si era parato davanti fradicio e con quei occhioni da cucciolo smarrito.
Avrei dovuto lasciarlo lì a crepare di freddo così non mi avrebbe problemi.

Comunque oggi a scuola l'avrei trovato e gli avrei fatto fare tutto quello che volevo così che mia zia credesse che mi fossi scusato.

E non sarebbe stato tanto difficile dato che letteralmente mi sbavava addosso come tutti del resto.

"Tra un po' inizia la ricreazione a scuola, andiamo?" disse Derek, prendendo il suo zaino in spalla.

Lo zaino il primo giorno?
Io non portavo mai niente a scuola.
Era già tanto che ci portassi il mio bellissimo culo.
E poi io non stavo neanche mai in classe quindi la trovavo una cosa inutile.

"Sì andiamo, ti devo far vedere una cosa" dissi, sorridendo e iniziai a camminare verso il garage seguito da un Derek curioso.

"Tadaaan" dissi in modo teatrale mentre indicavo il mio nuovo gioiellino.

"Cazzo Chris!" esclamò, avvicinandosi alla mia nuova macchina.

"Ti piace? L'ho presa ieri" sorrisi alla sua espressione.

Sembrava un bambino davanti a un negozio di caramelle.

"Porca puttana certo che mi piace!" disse, venendomi incontro e saltandomi quasi addosso.

"Beh sai quando l'unica cosa che hai sono i soldi, bisogna sfruttarli" dissi amaramente, stringendolo più a me.

"Tu non hai solo i soldi Chris, hai e avrai sempre me" disse lui contro il mio petto.

Everywhere I am there you'll beDove le storie prendono vita. Scoprilo ora