Capitolo 66

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Pov Jonathan








"Ma ti sei fritto il cervello?"urlò Max, completamente fuori di sé.

Okay non ero lucido e in altre occasioni non avrei mai fatto una cosa simile, ma perché tutta questa rabbia nei miei confronti?
"Max i-io" iniziai a dire ma mi bloccò prima che potessi continuare.

"No, ora mi ascolti.
Quella fottuta registrazione del cazzo era finta okay?
L'hanno truccata per farti credere ciò che hai sentito e tu ci sei cascato!
Christian non ha voluto dirti niente perché tu hai ferito con le tue schifose parole!
Per non parlare del fatto che ho dovuto pregare Derek per un'ora per non farlo venire qui a prenderti a calci!"

Sbottò mentre io rimasi pietrificato esattamente dove ero.

"E meno male che l'ho fermato perché se ti avesse beccato come ti ho beccato io, ti avrebbe ucciso!"

Deglutii a vuoto, sentendo le gambe cedere e la testa girare vorticosamente.

Le stesse parole che avevo usato contro il ragazzo che amavo, mi ritornano prepotentemente indietro.

Il mio cuore era stato spezzato parecchie volte ma mai come in quel momento.

Non c'è cosa peggiore di far soffrire la persona che si ama.

Ed è così fottutamente vero.

Cosa avevo fatto?

Come avevo potuto?

Perché non mi ero fidato di quegli occhi verdi che mai mi avevano mentito?

Senza che neanche me ne accorgessi mi ritrovai con le lacrime che copiose, scendevano dei miei occhi, bagnando le mie guance e in seguito la maglia del mio migliore amico.

I pensieri nella mia mente si scontravano e ridevano della mia stupidità.

Il mondo intorno a me, sembrava così lontano e io rinchiuso in una bolla di sofferenza mai provata prima.

Ad ogni lacrima, ogni singhiozzo e spasmo una convinzione più dolorosa si faceva avanti.

"L-l'ho perso per sempre" diedi voce miei pensieri.

"Non dire così piccolo, sono sicuro che si risolverà tutto" mi rassicurò e piansi più forte.

Stavolta era diverso, sentivo dentro di me che non ci sarebbe stata soluzione.

Stavolta avevo sul serio rovinato tutto.

"L-lui non è un mostro, sono io il mostro gli ho detto delle cose orribili Max.. I-io mi sento morire" singhiozzai, sentendo un macigno all'altezza del cuore.

Un senso di colpa che mi avrebbe perseguitato per sempre.

"Jonathan so che è difficile ma devi parlare con lui, magari la situazione non è così tragica come sembra" sussurrò ma potevo benissimo sentire l'incertezza nella sua voce.

Max è deluso, Derek mi odia,io mi odio ma soprattutto Christian mi odia.

Anche solo a pensare il suo nome, mi scossi terribilmente.

Perché mai qualcuno ha dovuto farmi una cosa del genere?

Chi?

In una frazione di secondo immagini dal primo giorno sotto la pioggia, fino ad oggi scorsero davanti ai miei occhi.

Litigi, incomprensioni, delusioni, incertezze, paure, abbracci, risate, lacrime, profumi, sussurri, dolcezza, baci, passione, desiderio, lussuria e amore.

Everywhere I am there you'll beDove le storie prendono vita. Scoprilo ora