Capitolo 87

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Pov Christian



"Ry?"

"Ry?" mi imitò quest'ultimo con un sorriso sulle labbra.
"Sai da quando non mi chiami così?"

"Da quando stavamo insieme" replicai, sorridendo al ricordo.
"Comunque ti devo chiedere un parere"

"Dimmi pure"

"Secondo te se chiedessi ad Aiden di venire al ballo del mio liceo, accetterebbe?" alzai le spalle, catturando il labbro tra i denti.

"A Dover dici?" domandò, corrucciando le labbra.

Annuii.

"Come fai ad andare a scuola a Dover se tecnicamente sei qui e non ci vai" gesticolò confusamente e scoppiai a ridere.

"Si chiama il potere di essere uno Scott" dissi, ridendo.
"Mio padre ha fatto una telefonata e io devo solo andare a fare gli esami finali, ritornando a quello che ti ho chiesto.."

"Amico sul serio? Aiden si butterebbe da un palazzo se glielo chiedessi, figurati questo e poi non credo abbia voglia di perdersi te in smoking cioè sarebbe come un'anteprima del vostro matrimonio"

Sputai la birra che avevo in bocca, rischiando di strozzarmi.

Ma che cazzo ha appena detto?

"Ma tu sei fuori! Io non mi sposerò mai" sbottai, ripulendomi le labbra.

"Ma per favore! Tutti vorrebbero sposare Aiden, è così bello e sexy e con un fisicaccio assurdo, per non parlare del culo e.." gli diedi una gomitata sulle costole, non troppo delicata.

"Stai parlando del mio uomo, calma gli ormoni" gli lanciai un'occhiataccia.

"Ehi, tu mi dovresti ringraziare invece, perché se io non mi fossi sposato con Eric, tu non avresti mai conosciuto il tuo uomo" mi puntò un dito contro.

Scossi la testa sorridendo.

"Veramente se io non ti avessi lasciato, tu non avresti sposato Eric e io non avrei in seguito conosciuto Aiden, per cui il merito è tutto mio" conclusi, soddisfatto.

Mi guardò con un cipiglio boccheggiando un paio di volte prima di dire
"Mi hai fatto venire il mal di testa"


**



Aiden è in ritardo, okay non proprio, cioè solo di cinque minuti.. Oh che cazzo sta storia del ballo mi sta facendo diventare così un pappamolle.

Sentii la serratura scattare e i miei occhi si spostarono velocemente sulla figura del mio ragazzo, intento a parlare al telefono.

"No, non lo so che problemi ha il nostro professore" diceva a chiunque fosse dall'altra parte del telefono.

"Ma come ci pensi! Io voglio una spiegazione precisa, non quelle quattro cose che ci ha appuntato, non è lui che poi deve fare l'esame!" sbottò alterato.

Se c'era una cosa che avevo capito di Aiden era che teneva molto allo studio, come in teoria è giusto che sia.

Solo io la prendo alla leggera a quanto pare.

Quasi pensai che non si fosse accorto della mia presenza, almeno fino a quando i suoi occhi incontrarono i miei.

"Scusa Clara ci vediamo domani a lezione" affermò prima di chiudere la chiamata ed avvicinarsi a me a lunghi passi.

Afferrò i miei fianchi e premette le labbra sulle mie, facendomi venire i soliti brividi.

Allacciai le braccia al suo collo, stringendolo e ricambiai quel contatto che mi era mancato per tutto il giorno.

Everywhere I am there you'll beDove le storie prendono vita. Scoprilo ora