Capitolo 29

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Pov Jonathan






Mi svegliai avvolto da due braccia che ormai conoscevo perfettamente.

La luce che filtrava dalle tende era fioca, segno che fosse mattina presto.

Avrei voluto allungare una mano per prendere il telefono e guardare l'ora ma non volevo che un mio movimento, svegliasse il Dio greco che avevo a fianco.

Sembrava un bambino, così calmo e tranquillo.

Magari potesse stare così in pace anche da sveglio.

Chissà forse starà sognando qualcosa di bello.

Mi soffermai su ogni particolare del suo viso, finendo a fissare le sue labbra.

È una tortura averle così vicine e non poterle baciare.

E se ne aproffittassi e gli dessi un piccolo bacio?

Se poi si sveglia e mi vede come minimo parte e mi lascia qui.

Osare o non osare?

Beh, non posso vivere con il rimpianto.

Mi avvicinai molto lentamente, stavo tremando e il cuore sembrava impazzito.

Ho davvero il coraggio di farlo?

E poi, ecco che i suoi occhi color smeraldo si aprirono all'improvviso e rimasi pietrificato dov'ero.

Non mi ero poi avvicinato così tanto, potevo inventarmi una scusa.

Oddio, ma come mi vengono certe idee.

"Ripeto, se vuoi ti faccio una foto così fissi quella" mormorò con voce assonnata e ridacchiò.

Avvampai e mi catapultai fuori dal letto, inciampiando tra le coperte.

Christian fissò la scena confuso e mi maledii mentalmente, per l'ennesima figura di merda.

"Tutto okay?" mi chiese, alzandosi su un gomito.

"S-sì vado a fare una d-doccia" camminai velocemente, cercando di non inciampare di nuovo e mi rinchiusi in bagno.

Mi sembrava di essere tornati indietro nel tempo.

Quando lui mi beccò a fissarlo e io balbettavo.

Sorrisi e arrossii al ricordo.

Meglio che faccio quello questa doccia.

Ero tutto sudato e di sicuro anche Chris.

Dopo una discussione di due ore, l'avevo obbligato a dormire con dei vestiti addosso.

Anche io ero abituato a dormire in boxer ma l'idea di me e lui nel letto mezzi nudi, non sarebbe stato un bene per i miei poveri ormoni.

Mi era già bastato vederlo l'altro giorno in mutande per mandarmi il cervello a puttane.

Mi spogliai velocemente ed entrai nella cabina, era enorme forse ci sarebbero potute stare dieci persone.

Ma io ne volevo solo una lì, in quel momento.

Noi, nudi qui a baciarci e fare l'amore.

Oh dio.

Spostai la manopola verso l'acqua fredda.

Dovevo calmare i bollenti pensieri.

Vidi diversi flaconi di shampoo e bagnoschiuma e storsi il naso.

Mi lavo da sempre con il mio shampoo al cocco e il bagnoschiuma alla vaniglia, di certo non cambio abitudini.

Ovviamente non me l'ero portato dietro, essendo così preso da fuggire dalla stanza.

Everywhere I am there you'll beDove le storie prendono vita. Scoprilo ora