Capitolo 51

4.8K 343 73
                                    

《LINK VIDEO TRA I COMMENTI》


Pov Jonathan

"Chris, smettila voglio dormire" sbuffai in uno stato tra il sonno e il dormiveglia.

Mi stava riempendo di baci ovunque da più di mezz'ora e mentre da una parte, volevo che la smettesse e mi lasciasse riposare, dall'altra il mio cuore, affondava ad ogni tocco delle sue labbra carnose, contro la mia pelle.

"Io sono sveglio da un'ora e tu continui a dormire, mi annoio" borbottò e ridacchiai per il suo tono da bambino capriccioso.

"È mattina presto, secondo te cosa dovrei fare se non dormire? E poi ti ricordo che sei stato tu ad intrufolarti nel mio letto, in piena notte" dissi,cercando di aprire gli occhi, ma le mie palpebre non ne volevano sapere di alzarsi.

"Io posso intrufolarmi anche in altri posti" sussurrò direttamente al mio orecchio e ciò, bastò per farmi spalancare gli occhi e saltare su a sedere.

"Christian!" lo ripresi, dandogli una botta sul braccio per quella affermazione.

"Ehi, io non ho detto niente" alzò le mani ridacchiando "Sei tu che pensi male, sei un pulcino pervertito"

"Ah certo, adesso sono io il pervertito, ma per favore!" mi aggiunsi alle sue risate e non seppi esattamente come,ma finii sopra di lui.

"Mh mi sali sopra, vedi che sei tu il pervertito" disse con un sorriso sulle labbra mentre le sue mani scivolarono sulle mie natiche, stringendole.

Lui mi tocca il culo e il pervertito sono io, ovviamente.

Alzai gli occhi al cielo.
"Baciami stupido" mormorai prima di appoggiare le labbra alle sue, senza dargli tempo di dire qualche altra sciocchezza.

Quel bacio dolce che desideravo, si trasformò ben presto, in uno che di casto aveva ben poco.

Le nostre lingue sembravano lottare,vogliose di sentire sempre più, una il sapore dell'altra.

Le sue mani si muovevano,palpeggiandomi spuoratamente il sedere e non riuscivo a trattenere i mugolii sommessi che uscivano dalle labbra.

Sentii un rumore in lontananza, una melodia, ma ero troppo concentrato su Christian per preoccuparmene.

Non fu lo stesso per lui che si scostò subito, quasi scottato e mi guardò con cipiglio in fronte.

Feci per chiedergli cosa avesse, quando mi resi conto che ciò che ci aveva interrotto, era la suoneria del mio telefono.

La canzone che avevo postato come suoneria, non era una qualunque bensì quella che sentimmo in macchina, durante il ritorno da casa sua.

Quella che descriveva a pieno il nostro primo bacio e lui l'aveva riconosciuta.

Scesi imbarazzato dal suo corpo e mi affrettai a prendere il telefono e rispondere, per dare fine a quella tortura.

"Buongiorno Johnny" la dolce voce di Max, si diffuse nel mio orecchio.

"Ehi Max, scusa ti posso chiamare tra un po'?" chiesi mordendomi nervosamente il labbro.

"Certo, ma tutto okay?"

"Sì, a dopo" chiusi la chiamata e mi voltai verso Chris che si stava rivestendo, senza degnarmi di uno sguardo.

"Chris.." lo chiamai con un filo di voce.

Scattò la testa verso di me e la scurità delle sue iridi, mi fece capire che non sarebbe successo nulla di positivo.

"Sul serio Jonathan? Ti ascolti canzoni che ti ricordano me e il nostro bacio?" sbottò e un improvviso groppo si formò nella mia gola, lacerando tutti i tentativi di dire qualcosa.

Everywhere I am there you'll beDove le storie prendono vita. Scoprilo ora