Pov Jonathan
Due settimane dalla sera del ballo e di quel maledetto incidente, che poi tanto incidente non è stato.
Come può una persona spingersi fino a quel punto?
Mi viene la nausea pensando che lui era il mio ragazzo, che ci andavo a letto e gli dicevo 'ti amo'.
La morte non si augura a nessuno, ma credo sia solo una conseguenza di ciò che ha fatto.
Far del male ad Aiden, un vero angelo su due piedi, come si fa?
Non mi capacito.
E ora ed è bloccato su un letto d'ospedale a lottare tra la vita e la morte.
Deve risvegliarsi, per se stesso, per tutti noi, ma soprattutto per Christian.
Christian che è distrutto, non mangia più, non dorme più rimane solo ore e ore accanto al suo ragazzo a piangere e parlargli.
La sua rabbia si è scemata in un silenzio quasi di rassegnazione, tutta quella voglia di spaccare ogni cosa si è trasformata in stanchezza.
I suoi occhi ardenti d'ira e odio sono diventati velati di lacrime, pieni di tristezza.
Non si merita tutto questo dolore, non ora che aveva ricominciato a vivere di nuovo proprio grazie ad Aiden.
Ha già perso una persona che amava più di sé stesso, se accadesse di nuovo questa volta non reggerebbe più.
Tutti al mondo abbiamo bisogno di qualcuno che si prende cura di noi, che ci ami, che ci faccia sentire importanti.
Aiden è quella persona per Christian e lui ha bisogno di essere amato molto più di altri.
Sospirai, calciando un sassolino davanti a me.
È buffo come ci sia sempre qualcosa che va di merda.
Avevo rimandato anche l'incontro con mio padre, con Aiden all'ospedale non ho testa per pensare ad altro.
Raggiunsi il bar dove dovevo incontrarmi con William per fare colazione.
Non ho idea di cosa sia il nostro rapporto, ma in queste due settimane difficili mi è stato vicino, senza doppi fini e gliene sono grato.
È difficile vedere la persona che ami soffrire così e non poter far niente.
Osservare da lontano come la forza di reagire si spenga ogni minuto di più.
Un altro sospiro ed entrai nel bar, individuando subito William su un tavolo poco lontano.
Camminai verso di lui e lo vidi sfoggiare un sorriso che ricambiai appena.
"Ehi" lo salutai, sedendomi davanti a lui.
"Ciao" rispose, facendo sparire man mano il suo sorriso.
Dio, che gran maleducato che sono.
"Cosa vuoi ordinare?" chiese, rigirandosi tra le mani la sua tazza quasi vuota.
Mi accigliai appena e spostai lo sguardo sull'orologio appeso ad una colonna.
9:45
Tre quarti d'ora di ritardo, ora credo che andrò a sbattere la testa al muro.
"Scusa il ritardo, non ci ho fatto caso" mormorai, guardandolo di sottecchi.
"No figurati, forse ho sbagliato io ad invitarti, magari volevi rimanere a casa a riposare oggi che non hai scuola" disse a raffica, alzando le spalle.
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Everywhere I am there you'll be
Novela JuvenilEsiste un quartiere tra la Queen Street e la Fulton Street a Dover, nel Delaware un po' diverso da tutti gli altri. La vita di sei ragazzi verrà messa a dura prova dalle vicende di ogni giorno e soprattutto dai sentimenti che inizieranno a scoprire...