Pov Jonathan
Aprii gli occhi trovandomi davanti il muro immacolato, della stanza.
L'orologio segnava le 8:28 del mattino, mi ero addormentato all'alba circa e mi sentivo più stanco che mai.
Il giorno prima, dopo quel bacio eravamo tornati a casa in completo silenzio.
Aveva tramutato quel sorriso,in un'espressione seria dopo pochi secondi.Leila, vedendo come eravamo ridotti, ci aveva obbligato a rimanere per la notte.
Il padre di Chris e Ines non si erano fatti vedere tutta la sera, né tanto meno la madre di Ines.
In un certo senso gliene ero grato, perché non avrebbero fatto altro che innervosire Christian.
Era in una specie di trance, non aveva detto una parola e l'ansia mi stava divorando.
Se mi avesse baciato perché aveva bisogno che ne so, di conforto o cose simili?
Se non gli fosse piaciuto?
Avevo provato a chiedergli se stesse bene ma mi aveva completamente ignorato.
La parte peggiore era stata andare a dormire nello stesso letto e vederlo sdraiarsi chilometri lontano da me.
Avevamo sempre dormito abbracciati.
Mi voltai e scattai in piedi quando vidi il letto vuoto accanto a me.
Uscii dalla stanza e mi precipitai al piano inferiore.
"Leila sai dov'è Chris?" le chiesi, appena entrai in cucina.
Si voltò verso di me con il suo solito dolce sorriso.
"L'ho visto entrare nel vecchio studio di sua madre"Annuii, dovevo ancora capire perché ieri aveva fatto quella scenata.
"Dai vieni a mangiare qualcosa! Ieri non hai voluto fare cena, anzi nessuno in questa casa ha voluto cenare, mi sa che mi tocca cucinare un'abbondante colazione!" ridacchiò, tornando al lavoro.
Andai a sedermi su uno dei sgabelli.
In effetti morivo di fame.
"Preferirei aspettare Christian" sussurrai.
"Gli vuoi proprio bene eh?"
"Mh si.." mormorai imbarazzato.
"Sono sicura che anche lui te ne vuole" disse, facendomi l'occhiolinono.Arrossii ripensando al bacio di ieri, al bacio più bello della mia vita.
"Prendi almeno un biscotto!" mi puntò contro una spatola e ridacchiai.
"Ines è già andata a scuola?" chiesi, afferrando un biscotto.
"Oh, Ines non va a scuola, ha un insegnante privato" disse con un tono quasi triste.
Non va a scuola? E come fa ad avere amici?
Mi si accese una lampadina in testa.
"E non esce mai con i suoi amici?" chiesi, prevedendo già la risposta.
Sospirò.
"Ines è una cara ragazza,è adorabile e non merita tutte le cose che le sono successe" rispose.
Aveva già capito le mie insinuazioni.Come sospettavo, Ines era sola.
"Non ho visto sua madre in giro.." dissi.
"Lei è partita per una settimana non so dove, quando le cose qui diventano insostenibili, lei prende e parte"
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Everywhere I am there you'll be
Novela JuvenilEsiste un quartiere tra la Queen Street e la Fulton Street a Dover, nel Delaware un po' diverso da tutti gli altri. La vita di sei ragazzi verrà messa a dura prova dalle vicende di ogni giorno e soprattutto dai sentimenti che inizieranno a scoprire...