Pov Derek
"Vedo Is turbata da tutto quello che è successo" fece una smorfia adorabile mentre con le dita, seguiva le linee del mio petto.
"Ti ha detto nulla?" chiesi, portando una mano tra i suoi capelli biondissimi.
"No, lei continua a dire che va tutto bene, ma io vedo che è strana" si imbronciò, tirando fuori il labbro inferiore e ne approffittai per afferrarlo tra i denti e tirarlo.
"Non insistere amore, sotto pressione non ti dirà nulla"
"Hai ragione" sussurrò, lasciandomi un bacio a stampo.
"Invece mio cugino e Jonathan sembrano andare molto d'accordo" gli feci notare.
"Sì, finalmente un attimo di tregua" annuì.
"E poi ci siamo noi.." continuò, sorridendo."Noi siamo perfetti" feci un'espressione ovvia, facendolo ridere.
In realtà era lui ad essere perfetto e speravo che tale perfezione,contaggiasse un po' anche me.
"Ti amo" sussurrò con le iridi brillanti e di un azzurro oceano.
"Ti amo" ripetei prima di far scontrare le nostre labbra in un bacio dolce e pieno d'amore.
"Derek.."
Mi staccai da Max, sgranando gli occhi a quella voce.
Mi voltai terrorizzato in quella direzione, trovando lo sguardo sorpreso di mia madre anzi più che sorpreso, era decisamente fuori dalle orbite.
"Mamma.." mormorai, sentendo Max accanto a me farsi piccolo piccolo come a voler sparire.
"Devi dirmi qualcosa?" mi chiese alternando lo sguardo tra me e il mio ragazzo.
E ora? Non volevo che lo sapesse così.
Oddio, ma dovevo proprio pomiciare con lui in mezzo alla cucina?
"Noi stiamo insieme" sbottai tutto d'un fiato.
Passarono lunghi minuti di silenzio insopportabile.
Noi stavamo trattenendo il fiato mentre mia mamma si limitava a fissarci.
Vidi il suo cipiglio in mezzo alla fronte distendersi e le sue labbra trasformarsi in un dolce sorriso.
"E che aspettavate a dirmelo?" chiese d'un tratto e il minuto dopo ci ritrovammo tutti e due avvolti nelle sue braccia.
"Io ti adoro Max! Sul serio, prenditi cura del mio bambino!" esclamò baciandogli le guance e stritolandolo.
Mi dovetti trattenere dallo scoppiare a ridere per le sue smorfie buffe.
"Okay mamma così me lo soffochi!" ridaccchiai e finalmente lo lasciò respirare.
"Da quando eri qui esattamente?" chiesi imbarazzato.
"Dal 'noi siamo perfetti' in poi ah! Il mio bambino innamorato!" esultò,afferrandomi le guance tra le dita smaltate e strizzandomele come quando avevo cinque anni.
"Mamma!" sbottai mentre Max se la rideva di gusto.
Che pessimo fidanzato.
"Okay okay, vi lascio in pace!" esclamò lei e presi per mano il biondo, trascinandolo in stanza.
Una volta al sicuro ci guardammo e scoppiammo a ridere.
"Tutti quei piani per dirglielo e guarda qua!" dissi tra le risate.
"Mi dispiace amore che l'abbia scoperto così"
"Non importa piccolo, almeno ora posso gridarlo al mondo che ti amo da morire" sussurrai, prendendolo per i fianchi.
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Everywhere I am there you'll be
JugendliteraturEsiste un quartiere tra la Queen Street e la Fulton Street a Dover, nel Delaware un po' diverso da tutti gli altri. La vita di sei ragazzi verrà messa a dura prova dalle vicende di ogni giorno e soprattutto dai sentimenti che inizieranno a scoprire...