Mi svegliai all'improvviso come da un incubo, ero nella nuova stanza sotto le coperte, mi sentivo dolorante quasi cose fossi caduta di botto da un lato, mi alzai e mi misi davanti al davanzale della finestra. La luna era alta e splendente in cielo e le spelle erano a centinaia, non ne ho mai viste così tante fino ad oggi, sembrava come se fossero tutte raggruppate davanti alla mia finestra, presi un cuscino dal letto e lo portai con me, mi sedetti sul davanzale e con il cuscino nella schiena cercai di mettermi comoda a guardare il cielo. Mi sento così sola qui, mi mancano i bambini che fanno baccano dall'alba fino al tramonto se non di più, quei sorrisi di gioia e le persone che mi amavano, mi manca sentirmi a casa anche se effettivamente non mi sono mai sentita parte di quella famiglia, si e vero amavo quel posto ma non riuscivo a farlo mio dopotutto, non comprendevo molto il dolore che provavano i altri bambini perché non mi ero mai sofferta sul mio, ma dopotutto quand'è che mi hanno abbandonata i miei? Non ho molti ricordi di loro perciò dovevo essere piccola ma non ho nemmeno un ricordo di me da piccola all'orfanotrofio, ho qualche ricordo sparso qua e là ma nulla di più, cosa mi sta accadendo?
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Un Amore Angelico
FantasíaNulla può scomporre la vita di tutti i giorni di Camelia, la quotidianità e la serenità all'orfanotrofio sono la sua gioia più grande, ma nulla resta immutato per sempre.
