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I angeli dicono sempre che l'essere umano è impuro sin dalla sua nascita, stando con loro come potrei essere diventata migliore? Anche se la mia vita tra i esseri umani non mi è sembrata così orrenda, tutti quei bambini riempivano d'amore il mio cuore e le suore erano gentili ed affettuose con ogniuno di noi, nessuno sembrava dall'animo corrotto come i miei zii insinuavano, ma tutto quello splendore e gioia non riuscivano a vederlo, perché mi chiedo.
-Camelia-
Il suono della voce di Lucifero mi fece tornare in me strappandomi dai miei pensieri
-di sicuro tu sei l'angelo donna più bello del paradiso, è un vero peccato che non potrai mostrare le tue nuove ali-
Stava sorridendo, ciò che diceva era tagliente e faceva male, non mi è permesso tornare in paradiso finché non te derò l'inferno migliore, eppure come potrei mai fare?
Ripresi il volo per poi inchinarmi come gesto di saluto, non avrei mai voluto calare la testa davanti a nessuno se non mio padre ma chi avevo di fronte era un re spietato che aveva avuto il coraggio di sfidare il suo stesso creatore, meglio non abbassare la guardia d'ora in poi.
Arrivata dinuovo nella mia camera tramite la finestra trovai una cameriera con delle lenzuola pulite, mi guardava sconvolta come se avesse un fantasma davanti, o per meglio dire un a gelo, il cambio del letto gli cadde per terra, e terrorizzata indietreggiò per poi scappare dalla stanza, non avrei mai creduto che le stesse cameriere che mi trattavano con superficialità sarebbero diventate blu dalla paura, mistesi sul letto ormai troppo piccolo per me e le mie enormi ali, da troppo state chiuse nel mio animo si erano intorpidite ed erano diventate doloranti così rimasi distesa tenendo le mie ali aperte stirando mi di tanto intanto.

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