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Mi distese sul letto con una velocità impressionante, come se volesse scappare da qui, istintivamente gli presi la maglietta con la mano destra e la strinsi tra le dita, non so cosa fosse lo feci in modo automatico, la testa scoppiava e non riuscivo a ragionare in modo lucido
-non posso restare qui-
Mi disse con fermezza, non capivo nemmeno cosa ci facesse li, e poi chi è questa persona, perché mi aiuta dandomi le sue premure, più cerco di pensare più mi sembra di impazzire.
-chi sei?-
Gli chiesi delirante, era l'unica cosa sensata che mi veniva in mente da dire, senti un sospiro ma sembrava quasi un lamento
-non ha importanza-
La sua voce sembrava abbattuta, quasi triste. Senti la sua mano sfiorarmi il volto per poi avvicinarsi alla testa, comincio a giocare con qualche ciocca per poi spostare la mia frangia dalla fronte per poi posarmi un caldo bacio proprio su essa.
-vai a dormire mia adorata Camelia-

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