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Il mattino seguente mi svegliai bella riposata, mi sentivo molto più leggera, la finestra era chiusa come ricordavo per tanto pensai che ciò che avevo visto la notte scorsa fosse solo un sogno o una allucinazione della mia immaginazione, andai a lavarmi la faccia e i denti mi pettinai i capelli e appena in tempo senti bussare, aperta la porta c'era Veronica che mi guardava con un sorriso smagliante
-BUONGIORNO CAMELIA-
disse canticchiando, entro nella stanza con un balzo e si precipitò nella cabina armadio
-vediamo vediamo un po' cosa c'è qui dentro-
Si mise a guardare da per tutto come un segugio, i vestiti volavano da sinistra a destra e da destra a sinistra, creo un caos che nemmeno io avrei mai potuto fare
-Ve..Veronica? Cosa stai facendo?-
Dissi corrucciando le sopracciglia non capendo la situazione
-oggi si esce!-
Disse per poi notare un vestito blu sotto la massa informe di vestiti, fece una, due anzi no tre giravolte e poi esclamò
-è perfetto! Su indossalo!-
-non ci penso nemmeno-
-non fare così, sei speciale non puoi usare quei stracci-
-stracci?-
Forse sono stata troppo dura con il mio tono di voce ma come può definire i miei vestiti stracci, cerco di scusarsi e poi usci fuori dalla stanza, mi chiese con tristezza di prepararmi e se ne andò via chiudendosi la porta dietro di se, non volevo trattarla male, volevo digli di fermarsi ma non ci riuscì, mi faceva male il cuore però mi chiedevo, cosa ho io di speciale?

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