Facevo fatica a tenere le palpebre aperte, sentivo il sonno che prendeva il sopravvento e i miei sensi che si sopivano pian piano, fino a quando rimase il nulla.
Senti bussare alla porta in modo fragoroso, sentivo Veronica chiamarmi a gran voce e altre persone che gli dicevano di calmarsi, mi alzai immediatamente dal letto spaventata dal suo modo di chiamarmi e quando aprì mi salto tra le braccia, era in lacrime e non comprendevo cosa mi diceva, mi sembravano parole senza senso dette a caso, era in preda al panico e non comprendevo cosa l'abbia reca così sconvolta, mi chiedeva scusa a ripetizione come se mi desse fatto qualcosa di male e per di più parlava che qualcuno l'aveva rimproverata perché anche se l'avesse abitata a fatto di testa sua per egoismo, almeno questo è quello che sono riuscita a capire tra un suo singhiozzo e l'altro, delle donne mai viste prima erano invece la impietrite come se non sapessero cosa debbano fare di preciso. Il tutto sembrava sul reale, ero a terra con Veronica nel mio grembo che mi abbracciava come se da me dipendesse la sua vita, cercai di prendere un fazzoletto dalla mia tasca e di farglielo per farla calmare ma ho solo ricavato un tuono assordante derivato dal suo naso.
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Un Amore Angelico
FantasíaNulla può scomporre la vita di tutti i giorni di Camelia, la quotidianità e la serenità all'orfanotrofio sono la sua gioia più grande, ma nulla resta immutato per sempre.