pagina 58

1 1 0
                                    

Arrivati all'albero dove mi sdraiavo sempre insieme a Cerbero mi fermai ad osservarlo, chissà quante cose ho dimenticato, eppure consapevole di questo non ho alcun ricordo della mia vita passata ne tanto meno di queste persone, cosò? Qualche frammento? Posso effetivamente considerarli parte del mio passato? Eppure quella persona mi sembra lontana da ciò che sono ora. Mi voltai verso castoel e notai il suo turbamento, sembrava disorientato come se nulla fosse dove dovrebbe essere, ed effettivamente nulla di tutto ciò sarebbe dovuto accadere secondo i loro calcoli. Rimasi in silenzio attendendo che lui iniziasse a dire qualcosa, non so il vero motivo ma mi sembrava che lui sapesse più di quanto sembrasse, qualcosa mi dice che è lui che mi deve raccontare cosa sia accaduto, anche se non riesco a comprendere la vera ragione. Quando finalmente comincio a parlare tutto mi comincio a sembrare più chiaro e capi cosa stesse succedendo, non potevo credere alle mie orecchie, un'intera guerra causata da una sola entità, cioè io, non potevo credere alle mie orecchie e chiedi delle prove ma Castiel non voleva darmela
-se è come dici allora restituiscimi la crezia! Riavendola dovrei ricordare tutto no?-
-non è così facile, e se perdessi la ragione ritenendola?-
-dovrei vivere in un corpo che non è mio ignara di ciò che è accaduto per colpa mia?-
Cominciai a lacrimare, non volevo assolutamente credere che molte morti susseguirono da una mia stupida scelta, tutto questo per una insignificante come me, Castiel poso la sua mano sulla mia nuca per poi trarmi a se.
-non posso perderti dinuovo-
Senti le sue calde lacrime cadere sulle mie spalle, allora è questo quello che provi? Non posso aver reso io il futuro re dell'inferno così, se solo i demoni lo scoprissero si creerebbe una nuova guerra. Mi spostai bruscamente e lo guardai furiosa con le lacrime che mi tradivano
-ridammela!-

Un Amore Angelico Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora