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Pultroppo Vi era riuscita a passare solo per salutarmi dato che non era ancora andata a fare rapporto al padre, era in ansia e evidentemente spaventata, sarà sicuramente stata dura per lei, eppure sembra una persona capace di adempiere ai suoi doveri, questo per lei sarà stato davvero un duro colpo. Cenai in camera mia, nella tranquillità con il rumore del vento che muoveva le tende, finito di mangiare apri la porta per dare il vasogno alla cameriera e vidi dinuovo Vi
-Vi come va?-
-per niente bene-
La cameriera dietro di lei mi prese il vasogno dalle mani e diede una breve occhiata a Veronica, ma non capì che cosa significasse, Veronica entro e si butto sul mio letto
-ti piace questa stanza? Se non è abbastanza grande posso anche darti la mia-
-perche mai dovrei prendere la tua stanza?-
Rimase in silenzio, sembrava giù molto giù di morale, l'aveva sgridata così pesantemente il padre? Mi avvicinai a passo di lumaca perché non sapevo cosa fare di preciso, arrivata sul bordo del letto lei si sedette.
-Camelia!-
-s-si?-
-tu come mi vedi?-
Ma che razza di domanda e questa? Ci pensai qualche secondo dato che non mi ero mai soffermata molto su questa cosa e poi gli risposi il più sinceramente possibile
-sei una persona solare e piena di vita, ai miei occhi sei dolce e adorabile quasi come una bambina o un cucciolo, però e anche vero che ti sai fare rispettare, ho visto come incuti timore alla gente probabilmente quando ti arrabbi non ti controlli e sei suscettibile, ma la tua forza d'animo e ciò che io rispetto di te-
-la forza d'animo?-
-esattamente, sei libera di esprimerti perché non hai paura dei altri, e piangi se ne senti il bisogno, ridi senza badare a chi hai intorno sei te stessa ed è segno di grande forza danimo-

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