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Tesi la breccia verso Matteo per consolarlo ma lui mi despinse, i bambini cominciarono ad incupirsi e abbassarono lo sguardo
-cosi ti occupi dei bambini?-
Ci girammo tutti e vidimo lui, il donatore più prezioso dell'orfanotrofio, mi dissero che lui arrivo molto prima di me ed è stato adottato da una famiglia molto potente
-Adam meme mai sei qui?-
Lui si avvicinò verso di noi e guardo i bambini con uno sguardo tagliente quasi glaciale
-sono qua per te, vieni ti devo parlare-
Mi tese la sua mano per aiutarmi ad alzarmi da terra, e così dopo averla afferata cominciai a seguirlo sento la struttura.
-di cosa avevi bisogno?-
Chiesi, ormai eravamo lontani dai bambini poteva parlare apertamente eppure non mi diede nessuna risposta, arrivammo alla mia stanza e lui mi apri la porta, entrando notai che sul letto c'era una valigia aperta
-cosa significa tutto questo?-
-Lia ancora non capisci? Sei stata adottata! Prepara le valigie!-
-COSA? Sono maggiorenne non possono adottarmi, e poi perché sei tu a dirmelo?-
lui stava in silenzio ignorando le mie domande si limitava a guardarmi in modo assente, mi sentivo a disagio sotto il suo sguardo, cercai di uscire ma lui mi impediva il passaggio
-se vuoi andartene prima prepara la valiggia-
-voglio parlare con la governante-
-e cosa comcluderesti parlando con lei?-
rimasi impietrita dalla sua fermezza, la sua voce era distaccata e non dava nemmeno un cenno di cedimento alle mie parole, abbassai la testa e mi preparai a sistemare i miei pochi oggetti in quella enorme valiggia.

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