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Mi svegliai con le lacrime hai occhi nella mia stanza non c'era nessuno, ero completamente sola, io la mia anima e la mia grazia, ora dinuovo unite sento il mio corpo più pesante ma anche più completo, alzandomi dal letto se ti che oltre la grazia c'era qualcos'altro a pesare guardandomi allo specchio notai che ripresi il mio aspetto da angelo e che i miei capelli ritornarono lunghi come un tempo, persino il mio volto sembrava diverso ma allo stesso tempo sembrava più vero di quello che possedevo prima, come prima cosa volevo assolutamente fare una cosa che mi mancava da così tanto. Mi avvicinai alla finestra e la spalla vai del tutto e ci sali sopra per poi saltare, non avevo paura di cadere tanto sapevo che avrei potuto volare. Spiegai le mie ali e mi librai in aria, le mie amate ali, erano cresciute, cominciai a danzare con esse per la gioia, non sapevo che potesse mancarti qualcosa che non ricordi di avere così tanto, questa e la vera libertà questa e serenità, amo sentire la sensazione del vento che accarezza le mie piume e sentirmi liberare in aria senza nulla che mi sostiene, cosme nuotare senza dover trattenere il fiato, una agioia incommensurabile fatta di battiti d'ali e nientalro, ma anche la felicità ha una fine, ho creato così scompiglio nel mondo solo per poter vivere, non so proprio come dovrei anche solo pensare di tornare in paradiso tra le braccia di mia madre, eppure sarebbe la cosa che potrei desiderare di più di qualsiasi altra. Senti abbagliare da lontano e vidi il mio amato e tenero Cerbero, scesi dolcemente su di lui e lo avolsi con le mie ali, immediatamente si rilasso e si distese per schiacciare un riposino, proprio così, la calma e ciò che trasmettevo meglio con i miei vecchi poteri.
-vedo che sei ritornata a risplendere-
Perché dovevo incontrare proprio lui per primo?
-è un piacere rivederla zio Lucifero-
-cosè questa formalità? Non ero prima solo signor Lu?-
-chiedo perdono per la mia ignoranza, spero che possa essere clemente con questo angelo sperduto-
Dissi inchinandomi e tirando all'indietro le ali
-daccordo ma solo offendendo qualcosa in cambio-
Sorrise sfidando il mio coraggio ma non ero più quella bambina, rimasi umile e rimanendo immobile dall'inchino iniziale gli chiesi cosa volesse
-mostrami le tue ali-
Mostrare le ali era come mostrare la propria anima, la grazie che prendeva forma sotto forma d'ali per permetterci di poter volare fino al cielo dinanzi a Dio, se me le strappasse via perderei la possibilità di tornare a casa ma non posso tirarmi indietro
-certo zio, prego-
Spalancai le ali e mi accorsi che diventarono più maestose di un tempo, brillavano come mai fino ad ora e avevano perso quel colore panna diventando completamente bianche, così bianche da vederci a traverso con la luce del sole puntata sopra
-sorprendente, a quanto pare sei diventata più pura nel mondo dei umani che in quello dei angeli-
Come potrebbe mai essere possibile?

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