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-Signorina Camelia, non deve temere. Ero solo curioso di sapere se l'orfanella che ho preso con me si sentisse a suo agio in questo castello.-
Sembrava ironizzare la verità, o almeno il suo tono mi faceva pensare a quello, ma continuò ugualmente a sentire dell'astio da parte sua.
Le cameriere arrivarono trasportando enormi vassoi pieni di cibi di tutti i gusti e di tutte le regioni. C'erano cibi salati e dolci, caldi e freddi. Avevo l'imbarazzo della scelta in così tante portate. Peccato che non ho più così tanta fame, o almeno lo credevo.
Quando ho iniziato a mangiare sono stata travolta dalla fame, come se non mangiassi da giorni.
Cercavo di contenermi di fronte ai proprietari della casa ma, ugualmente ho mangiato più del mio solito. Finito di mangiare tutti ci congedammo anche se prima... ho provato a ringraziarli, creando solo un'altra situazione imbarazzante. Dato che non sapevo come chiamarli la donna mi disse:
-Io sono Lilith. La madre di Veronica e di Castiel, mentre lui e mio marito. Per il momento chiamalo semplicemente signor Lu o signore, va bene?-
Uscita dalla sala da pranzo mi stiracchiai un pò, per poi sentire Veronica sghignazzare.
-cosa c'è di così tanto divertente?-
Chiesi, esentando un piccolo broncio. Poteva dirmelo che non saremo state sole, invece di farmi rimasere così sorpresa.
-non immaginavo che oltre te, anche mio padre sarebbe stato così nervoso. Era gelato.-
Quando finì la frase, scoppiò in una grossa risata.
Quindi non aveva qualcosa contro di me ma era solo nervoso di conoscermi?
Veronica si asciugò una lacrima dal viso per le troppe risate e poi mi prese per mano
-dai vieni con me!-
-dove?-
-ti annoierai tutta sola nella tua camera. Vieni, ti mostro la mia.-
Era inutile. Sotto quel suo sorriso così luminoso mi sento inerme. Sembra una bambina che non vorrebbe mai crescere. Vuole viversi la vita con il sorriso, la ammiro per questo.

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