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Per tutto il giorno Veronica non si è fatta per nulla vedere, rimase chiusa in camera sua non volle nemmeno mangiare, io invece passai la mia giornata a leggere nella mia stanza senza andare in giardino, dopo quello che è successo non so se ho ancora voglia di incontrare dinuovo Esmeralda, più che altro volevo prima schiarirmi le idee su cosa è avvenuto in quel momento, stavo leggendo il mio Roman,o preferito per l'ennesima volta quando bussarono alla mia porta, forse Veronica si è decisa ad uscire dalla stanza ed è venuta da me comela sera precedente, apri la porta e anche stavolta rimasi sorpresa nel vedere chi non credevo avesse mai varcato quella soglia
-vosa ci fai qui?-
Mi chiese Esmeralda, era inmobbile davanti a me con la mano destra che teneva un braccio del suo enorme coniglio di pezza, era seccata, anzi era arrabbiata.
-non farlo mai più, non ho voglia di fare strada in più-
Disse muovendosi lentamente verso la mia scrivania, probabbilmente era incuriosita dalle mie cose ma si fermò davanti allo specchio per poi alzare le braccia all'altezza delle spalle
-fammi salire sulla sedia-
Io mi avvicinai e obbedì alla sua richiesta, poi indico la mia spazzola
-ora spazzolami i capelli-
-come?-
Chiesi ribattendo il suo palese ordine
-ti devo pur punire per non essere venuta no?-
Teneva stretto a se il suo pupazzo, sembrava triste che io l'abbia palesemente evitata, forse questo è il suo modo per chiedere attenzioni, presi la spazzola e iniziai a spazzolare quel enorme groviglio di capelli, lunghi come erano dovrebbero essere curati molto eppure sembra che a lei non importi che siano pieni di nodi e di doppie punte, cercai di fare il più piano possibile ma quando capitava che dovessi tirare lei non esprimeva alcun dolore, stava lì inmobbile ad abbracciare il suo coniglio con occhi chiusi quasi come se si stesse per adormentare.

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