Shanghai - Cina
L'aereo atterrò con venti minuti di ritardo.
Zhao non riusciva a staccarsi dagli insani pensieri che quella ragazza dai capelli rossi gli suscitava. Con la scusa di aiutarla a riprendersi il trolley, riuscì a toccarla quasi impercettibilmente, ma abbastanza da farselo indurire.
La sua dipendenza da sesso e alcool stava di nuovo avendo il sopravvento.Con estremo ordine tutti scesero dall'aereo e salirono sul cobus.
Lui non lasciò la ragazza nemmeno per un istante, lei cercò in tutti i modi di evitare anche solo il suo sguardo.Nel terminal Zhao continuò a seguirla, "Vorrebbe bere qualcosa con me?" Non avrebbe dovuto cercarsi distrazioni in quel momento, ma era più forte di lui, "... che non sia succo d'arancia?"
"La ringrazio", balbettò la ragazza, "Ma sono in ritardo...", e accelerò il passo, come avesse una fretta del diavolo.
Lui la vide allontanarsi per l'ultima volta.
"Piccola troietta in calore, ti avrei dato l'opportunità di sfogare le tue voglie e invece te ne vai", le parole questa volta le aveva pronunciate, non solo pensate.
"Quando mi sarò sistemato, e potrò godermi i miei quattro milioni di dollari, ne recupero tre di puttanelle come te, tutte rosse e strafighe, ma soprattutto troie", la sola idea glielo fece nuovamente indurire e un po' di bavetta gli scese da un lato della bocca.
Era come un drogato in astinenza.Rispetto ad altri, il volo della Air Canada per Vancouver sarebbe stato più lungo di alcune ore, ma a Zhao questo non interessava, voleva passare la notte a Shanghai e avrebbe preso quell'aereo il giorno dopo.
Faceva parte della sua finzione passare lì la notte; voleva approfittarne per divertirsi un po', magari cercando di dare sfogo ai suoi bassi istinti, ma senza esagerare.
Shanghai era a 30 km dall'Hub aeroportuale, si incamminò per l'uscita del terminal 2.
Il pavimento lucido sembrava fondersi con la volta sinuosa.
Osservando la struttura da fuori, si sarebbe notata la sua forma particolare, quella di una stella marina. In piena Cina quest'opera colossale, come tante altre, portava la firma di un francese, Paul Andreu.La globalizzazione, pensò Zhao.
Un enorme pannello pubblicitario reclamizzava la marca di whisky Chivas Regal. Cercò di ignorarlo.
Seguì le indicazioni per lo Shanghai Transrapid: un maglev, o treno a levitazione magnetica, che collega l'aeroporto internazionale con la città di Shanghai. Il primo treno a levitazione della storia, costruito quasi quindici anni prima. Poteva raggiungere i 500 km orari e questo gli avrebbe permesso di arrivare in città in soli sette minuti.
Uscì dall'aeroporto e si diresse verso la stazione del maglev.
Dal centro di Shanghai un taxi lo condusse lungo la Baijang road. Fiancheggiando l'International Expo Center, arrivò in poco tempo all'Hotel Renaissance Shanghai Pudong, dove aveva prenotato una camera.
Si presentò nella grande Hall e in poco tempo poté prendere l'ascensore per il quindicesimo piano.
"Ventisette piani di moderno stile architettonico, che finge di conservare la tradizione cinese", borbottò tra sé.
Di fronte a lui due donne in tailleur bisbigliavano tra loro ridacchiando, probabilmente avevano terminato la giornata lavorativa.
"Globalizzazione del cazzo", le donne non capirono, prese dai loro discorsi continuarono a ridere.
Uscì dall'ascensore e cercò la camera. Quando la trovò, la tessera magnetica passata davanti al ricevitore gli sbloccò la porta.
Nella stanza doppia si accesero le luci, entrò, mise in un angolo il trolley e si lasciò cadere sul letto.
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L'OMBRA DEL PIPISTRELLO
AdventureCiò che la natura non osa fare, sarà l'uomo a farlo. In una grotta sperduta un gruppo di ricercatori fa una scoperta inquietante. I fatti che seguiranno saranno solo l'inizio di qualcosa che nessuno avrebbe mai immaginato. Il carico misterioso trasp...