Capitolo 24 - La verità

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Era tardo pomeriggio, da una finestra di casa sua, nella tenue luce serale, Jane intravedeva il campo da calcio del campus, ma la sua mente andava oltre.
Non sapeva se avrebbe dato retta al direttore, era assurdo fuggire e abbandonare tutto, ma sentiva che quella possibilità esisteva.
Nella sua testa le martellava la telefonata ricevuta da Philippe Martin, un messaggio oscuro che ora brillava di chiarezza estrema.

Sto lavorando a un esperimento interessante... simile al progetto Priapo, che si concluse dandoci molte soddisfazioni.

Il progetto Priapo non partì mai, riguardava la manipolazione di virus in laboratorio, dove l'obiettivo era di creare nuove forme letali.

"Philippe fa parte di un progetto simile, come quello del settore H", sussurrò come parlasse con se stessa, "e forse sono lo stesso progetto."

Ora devo andare, Jane, devo scappare...

"E ha voluto farmi sapere che stava cercando di uscirne."

Il suono del cellulare la fece sobbalzare.

Rispose subito. Una voce comunicava il passaggio al roaming internazionale e subito dopo sentì quella di un uomo dall'accento francese.

"Sono io."

Pensò subito alla telepatia, ma fu una semplice coincidenza.

"Philippe?"

"Jane, ascoltami."

"Dove sei?"

"Sono fuori dalla Cina, ma meglio che non ti dica dove. Per ora sono al sicuro e vorrei che tu facessi altrettanto."

"Hai lasciato il progetto Rhinolophus?"

L'uomo restò ammutolito.

"Ascoltami, so tutto... e abbiamo poco tempo, non so nemmeno quanto sia sicura questa linea. Ho ancora la tua chiave crittografica, è ancora valida?"

"Sì, certo e..."

Lei lo interruppe, "La mia ce l'hai?"

"Sì, se non l'hai cambiata..."

"Ti mando subito il materiale che ho trovato, lo darò anche a un'altra persona."

"Ok, ok."

"Ascoltami, Philippe, troverai cose che forse conoscerai già, ma altre potrebbero esserti completamente ignote. Metti tutto assieme e fanne quello che è giusto farne."

"Lo sto già facendo, Jane."

"Ne ero convinta. Nella e-mail avrai anche le informazioni per contattare l'altra persona: nome e indirizzo."

"Tres bien."

"Trova quella persona. Quello che le darai le farà capire che potrà fidarsi di te. Poi sarete voi a decidere cosa fare di quelle informazioni."

"Va bene, ora ascolta...", l'uomo trasse un lungo respiro, "anch'io ho contattato qualcuno, poi ti spiegherò tutto. Un'ultima cosa: dovrò liberarmi del telefono, non mi troverai più a questo numero."

"Ok, cercheremo di trovarci in altri modi. Ancora una cosa... prima di passare i dati a quella persona, sincerati che non sia... compromessa."

"Compromessa?"

"Mi fido di lei, ma potrebbero ricattarla, dalle il materiale solo se pensi che non sia manovrata. A presto. Ah... Cosa volevi dirmi?"

"Che avevi ragione, quando ne parlammo... non dovevo accettare, a presto, Jane."

"A presto, Philippe."

La donna mise via il telefono, si appoggiò a una parete e lì rimase per diversi minuti.
Appena tornò a essere lucida, prese il laptop.
Il display le illuminava il viso di una luce azzurrognola.
Le dita correvano veloci sulla tastiera, si stava collegando a una VPN sicura, una delle poche che in Cina non venivano bloccate.

L'OMBRA DEL PIPISTRELLODove le storie prendono vita. Scoprilo ora