Capitolo 103 - Un problema da risolvere

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"Qualcosa ti preoccupa?"

"Sai che sono poche le cose che possono preoccuparmi."

"Non hai risposto alla mia domanda."

La donna uscì dal letto. Nonostante avesse superato i cinquanta conservava ancora un fisico statuario.

Era nuda e così rimase. Si accese una sigaretta presa da un astuccio. Aspirò lentamente una boccata di fumo dal sapore di nocciola tostata e di tabacco White Burley, "È andato tutto come previsto, non credi?"

"Non mi è sembrato", anche l'uomo uscì dal letto e si infilò i boxer che erano stati lasciati sul pavimento. La sua pelle scura contraendosi, evidenziava i muscoli palestrati.

Si avvicinò a lei e le prese la sigaretta. Aspirò con gli occhi chiusi e quando li riaprì questi svelarono un intenso colore blu, cosa inusuale per un afroamericano.

Lei prese un tubetto e ne fece uscire del gel, lo spalmò sulle mani e le passò sui capelli, portandoseli all'indietro. Lui la fissò, "Non mi dici cosa ti preoccupa?"

Lei sostenne il suo sguardo e gli riprese la sigaretta, "Credo che Batchelor verrà per uccidermi", disse lei dopo aver aspirato l'ultima boccata di fumo.

-

Il grosso Mercedes nero si muoveva con la grazia di una pantera nel traffico moderato di Abu Dhabi. Alla guida una donna dai capelli biondo platino sembrava non far trasparire alcuna emozione, mentre l'uomo al suo fianco aveva un'aria preoccupata.

Lui la fissò, "Non potrà mai trovarti."

"Potrebbe trovare te."

"Come?"

"Lui può trovare chiunque."

L'altro rimase in silenzio per un po', "Perché ti sei messa contro di lui?"

"Sapeva troppo, e se quel grosso imbecille di Jack l'avesse tolto di mezzo, non avremmo più avuto questo problema."

"Poi avresti tolto di mezzo anche Jack?"

"Ovviamente."

L'uomo sembrò voler aggiungere altro, ma tentennò un istante prima di parlare, "Farai fuori anche me?"

Lei si girò verso di lui ridendo, "Non fino a quando scoperai così bene."

L'altro non sembrò sollevato dalla risposta.

"I tuoi capitali mi servono, siamo soci, no?"

"Siamo soci."

"Inoltre... non credo che tu non abbia preso le tue precauzioni, so benissimo che se facessi qualcosa di sbagliato potrei pagarla cara."

L'uomo la guardò, ma in modo diverso da prima, come volesse confermare le parole della donna.

"Siamo legati a doppio filo, abbiamo bisogno l'uno dell'altra, non c'è altro da fare", la donna sorrise come compiaciuta.

"Il virus si sta diffondendo con grossa velocità", riprese lui.

"Ed era quello che volevamo."

"Inoltre abbiamo un vaccino che sembra essere adeguato."

"Anche questo era quello che volevamo."

"E i nostri acquirenti ci vorrebbero già versare diversi acconti... chiamiamoli così."

"Per ora dovranno aspettare."

L'uomo sembrò stupito, "Perché aspettare?"

"Da quando fai così tante domande? Prima abbiamo un piccolo problema da risolvere e ha un nome: Dylan Batchelor."

L'OMBRA DEL PIPISTRELLODove le storie prendono vita. Scoprilo ora