Capitolo 101 - Consiglio dei ministri

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L'Audi blindata del Presidente del Consiglio dei Ministri entrò sgommando in Piazza Colonna, seguita da un'Alfa Romeo con gli agenti di scorta.

Il Presidente non aspettò che gli venisse aperta la porta, ma scese subito, appena la macchina si arrestò, poggiando i piedi sui blocchetti di porfido. Con lui c'era anche il Ministro della Difesa, entrambi indossavano mascherine FFP2. All'ingresso del portone del palazzo attendevano il Capo di Stato Maggiore e il Ministro degli Esteri.

La zona sarebbe stata deserta se non fosse stato per la presenza dei soldati e dei poliziotti che la presidiavano.

Il presidente fece un cenno di saluto e varcò la soglia, seguito da tutti gli altri.

"Manca qualcuno?" il volto dell'uomo, se la mascherina non l'avesse coperto, sarebbe apparso decisamente teso.

Rispose il Ministro degli Esteri, messosi al suo fianco, "Ci sono tutti, ci stanno aspettando nella sala."

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Il luogo in cui si riuniva il Consiglio dei Ministri era uno splendido salone col soffitto decorato con travi in legno, sotto il quale un fregio rappresentava finti archi con figure mitologiche. Nessuno badò a questi dettagli e nemmeno badò ai due grandi arazzi che raffiguravano momenti della vita di Alessandro Magno.

Ciascuno dei componenti del Consiglio dei Ministri si sistemò all'enorme tavolo circolare a venticinque posti.

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"Signori", la voce aveva un tono deciso, ma non poteva nascondere l'insicurezza che gli pervadeva dentro l'animo, "Quanto di peggio si temeva sta accadendo."

Guardò tutti gli altri, come per cercare conforto alle parole che stava per pronunciare.

"Il virus sta dilagando e dopo la Cina noi siamo i primi, nel mondo occidentale, a doverlo affrontare. Signori, sarà una lotta lunga e difficile."

Fece una pausa e deglutì.

"Abbiamo già dato alla popolazione una serie di indicazioni di base, ma ora dobbiamo tramutarle in atti formali."

"Andrà attivato un piano pandemico!" A intervenire era stata una donna, il Ministro dell'Istruzione.

Ministro della Salute e degli Interni incrociarono i loro sguardi, "Il nostro piano pandemico risale al 2006, e non ho nemmeno idea se sia stato aggiornato e soprattutto adottato", gracchiò il capo del Viminale.

"Faremo sì che venga messo in pratica", continuò il Presidente, "Una serie di decreti che emetterò si muoveranno in quella direzione. Dovremo fare delle azioni immediate e dare vita a progetti strutturali, che ci permettano di uscire da questa crisi."

"Parla come fossimo in campagna elettorale e invece siamo nella merda fino al collo", il Ministro della Difesa si rese conto di aver pronunciato a voce alta quelle parole. I due ministri al suo fianco le udirono distintamente, ma non dissero nulla. Era probabile che stessero pensando la stessa cosa.

L'OMBRA DEL PIPISTRELLODove le storie prendono vita. Scoprilo ora