Capitolo 84 - Combinazioni

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Buttai la giacca sopra una sedia, "Aggiornatemi su tutto, anche se un'idea me la sono già fatta." John e il mio team erano davanti a me.

"Non so se la tua idea si avvicina a quanto sta veramente succedendo", John mi lanciò una busta di plastica che presi al volo, "Mascherine?"

"Esatto, FFP2", loro già le indossavano.

"Non so quante se ne potranno avere, nei prossimi giorni."

Ne estrassi due, una la passai a Marika, l'altra la indossai.

"Quelli che pensavamo fossero casi di influenza o polmonite in realtà riguardano un nuovo virus, identico a quello Cinese."

"Quindi, alla fine, eccolo qua."

"Era ovvio che non potesse essere contenuto. È arrivato prima da noi, pare nella zona di Milano e Lodi, ma poi ha cominciato a diffondersi in modo esponenziale, mai vista una cosa simile." Chi aveva parlato era Enea. Come sempre un po' impacciato; in piedi sembrava fosse sostenuto dai soli pantaloni, nel senso che non si percepiva la presenza delle gambe, tanto era magro.

"Continua."

"Come dicevo, il primo focolaio è comparso in Lombardia, zona Milano e Lodi, partito probabilmente da una ragazza appena arrivata dalla Cina, e da una coppia di Cinesi. Erano asintomatici, ma già contagiosi. Prima di ammalarsi l'hanno trasmesso a molti altri. Pare sia iniziato così il contagio."

"Sarebbero i pazienti zero? Ammesso che abbia senso dirlo."

"No, ma per noi sono i primi."

Marika era ancora vicina a me, da dietro la mascherina mi sembrava più sexy del solito, ma i suoi occhi sembravano chiedere: "E io che faccio?"

Provai a tranquillizzarla, "Sarebbe inutile tornare nel tuo ufficio, resta pure qua."

Mi girai, "Poi? Che altro?" Intanto guardai il cellulare.

Intervenne Dennis, "Poi, niente. Diffusione a macchia d'olio, nel giro di una notte."

"Valore R0?"

"Meglio ignorarlo, un valore assurdo."

"Quanto?"

"Sembra oltre cinque, ma i dati continuano a cambiare", Dennis, prima di rispondere deglutì, "Cambiare in peggio."

"Cos'è un R0?" buttò lì Marika.

Fu Francesca a parlare, "È un indice che rappresenta quante persone un infetto, mediamente, può a sua volta infettare. Cinque significa che una persona ne infetta altre cinque, che a loro volta faranno la stessa cosa con altri e così via, si legge erre con zero."

Riprese la parola Dennis, "Un valore del genere innesca una trasmissione a catena esponenziale con un impatto spaventoso, in poco tempo si raggiungono centinaia di migliaia di infetti e si rischia il tracollo."

"Tracollo?" Marika sbiancò.

"Sì, tracollo, o se preferisci collasso: del sistema sanitario, dei trasporti, della produzione, dei servizi..."

"Di tutto", conclusi io.

"Basterebbe un R0 di 1.1 a innescare una trasmissione esponenziale, ma i tempi sarebbero un po' più lunghi; con cinque si trasmette a velocità altissima e qua siamo oltre quel numero, dalle prime stime. Per fortuna o per sfortuna, per ora non ha un indice di letalità altissimo, stiamo ancora cercando di capire con che tasso può uccidere. In ogni caso gli ospedali sono già pieni, e arrivano notizie che ci sono molti decessi anche per chi ha preferito starsene a casa."

"Perché hai detto per fortuna o per sfortuna?" Marika si accorse di aver addosso gli occhi di tutti. Gli altri conoscevano già la risposta.

La guardai, "Perché più è letale il virus più farebbe fatica a diffondersi: se uccide troppo velocemente ci sarebbero meno persone contagiose a spasso."

L'OMBRA DEL PIPISTRELLODove le storie prendono vita. Scoprilo ora