Ebbene, miei cari lettori: ecco giunta al capolinea anche la travagliata storia della giovane Rebecca Vicenti. Rebecca così fuori dalle righe, così anticonformista; Rebecca che si è macchiata indelebilmente; Rebecca che tanto ha fatto soffrire e altrettanto atrocemente ha sofferto. Non certo una santa, ma neanche pienamente il demone di cui ha voluto indossare la maschera: semplicemente umana! E' tempo di ringraziamenti, dunque. Voglio ringraziare ancora la mia amica Bianca, che ha realizzato la stupenda copertina, decisamente più azzeccata rispetto alla "vecchia" e decisamente "maccheronica" fatta da me che non mi intendo di grafica. Soprattutto, ringrazio voi lettori: voi che avete dedicato tempo alla lettura del romanzo e che vi ci siete appassionati; voi che avete amato alcuni personaggi e odiato visceralmente altri; voi che mi avete segnalato refusi e errori di digitazione, consentendomi di presentare la storia nella miglior forma possibile. Grazie a voi che mi avete dimostrato il vostro affetto con un commento o con i voti che hanno consentito a "L'amore avvelenato" di vincere l'edizione 2021 dei wattys. E ora? Ora vedremo che futuro dare al romanzo e ai suoi personaggi. In tanti mi avevate scritto che avreste tanto sperato che diventasse un libro cartaceo, e io coltivo questo sogno insieme a voi. Mi sto dando da fare in tal senso, sperando che la fortuna mi sia amica. Cos'altro aggiungere? Se la lettura di queste pagine vi ha regalato qualche emozione, portatela sempre con voi e se lo desiderate, consigliate la lettura anche a parenti e amici. Ah, dimenticavo: restate con me ancora per l'ultimissima parte, in cui vi mostrerò i "volti" dei personaggi nelle cui vite abbiamo viaggiato assieme.
STAI LEGGENDO
L'amore avvelenato
General FictionPuglia, anni '20 del '900. Rebecca Vicenti è innamorata persa di Andrea Colaleo. Tutto è pronto: abito bianco ricamato, lista degli invitati e lauto banchetto. Custodita nel cassetto di un armadio, c'è la cospicua dote che la ragazza, figlia di una...