UN PIANTO MANCATO

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Urla il sangue versato al suolo:

Non mi importa del vuoto

dentro le vostre coscienze,

né delle sociologiche credenze!

Nel mezzo del vostro furore,

possibile che alla mia vista

non vi si sia stretto il cuore?

A te che di adorarmi dicesti,

a te che la gelosia detesti,

io sono la prova che amore

e odio hanno la stessa matrice,

ma diametralmente opposti

stanno nella follia punitrice.


Grida il sangue innocente:

Non avete forse nella mente

il sentore del male e del bene?

Assassini senza alcuna pietà

alla fine di un'amorosa storia,

per voi non c'è misericordia,

la vostra è pura malvagità.

Di ghiaccio lo sguardo

mentre l'ultimo fiato spira,

tu, vigliacco e bugiardo,

non sfuggirai alla divina ira.

Qualcuno vi ha detto

nel vostro passato forse:

"Sei una pappamolla!",

"Piagnone, vergogna!",

ma anche se così fosse,

perché voi sì ed altri no?


Sta scritto su di un manifesto:

Uomini, leggete questo!

Struggetevi per amore

come fecero i poeti,

a piangere apprendete

per i tormenti del cuore:

da essi può nascere un fiore.

Perché viltà non è

mostrare il sentimento,

piuttosto tenerlo dentro!

Alla luna cantate le pene

vostre, che oggi troppo spesso

si confonde il voler bene

con l'ossessione e il possesso

e la guerra la vince il sesso.

Siamo tutti e nessuno

nell'era del post-consumo,

nel tempo del capriccio eterno,

curate l'interno, dopo l'esterno.

Spaesati di fronte al mistero,

la massa la soluzione aspetta,

una prassi che funzioni davvero

e una valida teoria che si affini.

Manca però la definitiva ricetta:

nel frattempo, consapevolezza

e grande rispetto dei confini.

Accettazione del vostro sé,

comprensione dell'altro-da-sé,

rispettate la libertà individuale,

siate capaci di lasciar andare

quando un percorso finisce,

quando la fiamma si esaurisce.

Riflettete sul dolore causato,

accettate il mio invito gratuito:

ma se persiste il patriarcato,

come molti van pontificando,

tali schemi inficiano l'intuito,

insieme a vizi di forma e balle,

ed altrettanto van pesando

sulle vostre consumate spalle.

Forse non lo pensa la gente,

ma pure questo è il vostro odio

che sparge linfa innocente,

l'oppressione e la prepotenza,

la frustrazione e la violenza

che si mutano in sangue versato:

un tenero abbraccio non dato,

un liberatorio pianto mancato.

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