Quanto ho sacrificato per te:
il tempo che è vita,
l'energia che è entusiasmo.
Quanta passione per te
dentro me ha bruciato:
ciò che restava dell'anima
per amarti disperatamente,
per desiderarti solamente.
Quanto ti ho dato di me:
membra e cervello,
un cuore in frantumi,
e in cambio soltanto spiccioli;
tempi secolari
per un pugno di cenere.
Io non ti aspetto più,
ago della bilancia
che mette in pari la vita
dandole un senso.
Di te non mi importa più
perché non ho più bisogno
di ragioni per vivere
diverse dalla vita stessa:
essa semplicemente è.
Non mi servi più,
e te lo urlo addosso
con tutto il sano egoismo
che è autoconservazione.
Vana guerra di trincea,
lotta per ogni metro.
Forzatura perpetua,
miraggio di gloria,
vittoria mutilata:
ti annuncio che
un mondo nuovo m'attende.
Apro le braccia al cielo
in un abbraccio universale
che profuma di immenso:
di immensa libertà.