"Se non me lo chiedi lo so; ma se invece mi chiedi che cosa sia il tempo, non so rispondere."
S. Agostino.
Accadde una notte nella mia mente
_si trattò di un sogno ovviamente_
che mi ritrovai in una bolla
circondata dal cupo nulla:
davanti a me solamente
un piccolo luminoso punto.
Lo ingrandii con una lente
e notai con un certo disappunto
che esso rimaneva sempre uguale:
capii che era adimensionale. (1)
Sentendomi isolato (2)
mi girai di lato (3)
per osservarne la profondità:
pur senza vedere le proiezioni
delle due dimensioni
in simultaneità, (4)
era una linea retta
più fine di uno spaghetto. (5)
Sentendomi perso
nell'oscurità ai cui ero giunto, (6)
lo osservai di traverso
e mi apparve un piano. (7)
Siccome l'infinitesimo punto (8)
_minuscolo chicco di grano_ (9)
era la faccia di un nanotubo, (10)
esso si rivelò quella di un cubo. (11)
Non feci alcun sbaglio
nel prevedere l'abbinamento, (12)
così come il segmento
era il quadrato di taglio,
il quale a sua volta
del solido era l'ombra. (13)
Con sottilissimo filo