Sai, tu mi chiedesti,
se ti racconto, tu resti?
Perché mi sono fidato
del mio migliore amico
e mi ha tradito,
ho fatto un grande investimento
e sono andato incontro
a un rovinoso fallimento,
ho rivelato il mio segreto
a una cara amica
e mi ha sputtanato,
la mia ragazza tanto innamorata
era troppo gelosa
e alla fine mi ha abbandonato,
quella bellissima l'ho delusa
e mi ha malamente rifiutato.
Non importa quanto tempo sia passato,
non importa quanto io ricordi
oppure quanto abbia dimenticato,
perché sono il prodotto di quel passato,
nel quale al lavoro mi hanno fregato,
ho avuto il coraggio di dire la verità
ma come ritorsione mi han castigato
facendomi sentire sbagliato,
la compagine trascinavo divertendo
ma finita la festa mi ha salutato.
Quanto ho detestato il mondo,
quanto un nemico l'ho odiato!
Ed ora non sento più niente,
sono mutilato emozionalmente.
Il presente è complicato, è duro,
vedo buio guardando al futuro:
solo la morte è una tappa sicura
e questo mi fa immensamente
paura, inevitabilmente.
Io sono il prodotto di un passato
che inizialmente era più che okay,
ma adesso da capo lo rivivrei
per agire su dei punti chiave
e così facendo lo riscriverei.
Ma almeno una dolce morte,
visto che non si sceglie la sorte,
almeno quella sai, vorrei,
e lo volesse pure Iddio,
perlomeno sceglierla io.
Caro amico mio,
gli risposi io,
non importa ciò che è stato,
ché appena pensiamo al futuro
esso diventa già passato.
Il tuo trascorso è esperienza
che ti ha forgiato e reso più duro,
non saresti uguale a te stesso senza.
Mi spiace per la tua sorte:
ma non abbiamo controllo sulla vita,
tantomeno sulla morte.
So che ti addolora il tuo vissuto,
ma non essere abbattuto:
tra vie tortuose risulti cresciuto.
La vita non è tutta cose buone,
ma nemmeno può andare
perennemente tutto male,
oltre la paura, attraverso la ragione
mi suggerisce la verosimiglianza.
Non essere schiavo del dolore,
riaccendi la fiamma della speranza
piuttosto nel tuo congelato cuore:
torna impavido come quando ti battevi
e domani sarà un giorno migliore.
A dicembre le giornate si fan brevi
ed anche il fiore più bello appassisce:
ma non sai forse che l'inverno inizia
il giorno stesso in cui finisce?
Se una cosa non ti dà più riscontro,
se la passione lentamente muore,
non cercare a tutti i costi lo scontro,
piuttosto volgi lo sguardo altrove.
Se non credi più a niente,
se il mio discorso non è convincente
perché ormai diffidi della gente,
guarda questo fiume dipinto di gelo,
mentre al crepuscolo le montagne
con una sagomata lama di fiamme
squarciano l'uniforme cielo:
là troverai un astro che già brilla.
Ti indicherà la giusta direzione
tale solitaria luminosa stella:
con un'inaspettata rivelazione
t'attende pazientemente ella.
Come un evento che sta per arrivare,
come la pioggia che si può presagire
sei tu, di questi tempi ingrati il martire
ché come un profeta t'han lapidato,
spesso scomodo, a volte non capito,
ciononostante qualcuno ha osato
senza vergogna anche invidiarti.
Per cui se ti hanno ferito
e se ti hanno isolato
facendoti sentire sbagliato,
non appartieni al presente,
a questa epoca inconsistente,
tantomeno al decaduto passato.
La tua mente è visionaria,
la tua anima è l'avanguardia:
tu sei il figlio del futuro
e di questo ne sono sicuro.