Aspettative elevate
quanto cime innevate,
del mio cuore palpitante
le fragili ali battono forte
sognando di raggiungervi
nella cerulea immensità.
Sfrenato entusiasmo
che l'animo sconvolgi,
all'insonne chiaro di luna
sognando un nuovo amore
tu impavido miri alle stelle,
lastricando la retta via
per l'amara delusione.
Ipomaniacale euforia
che brami il nuovo giorno
e già all'aurora rendi grazie:
sei il peggiore dei veleni!
Tradisci infatti più tu
della nera depressione,
che, come un ciclo infinito,
come la notte succede al dì,
segue alla speranza disattesa.