Bellezza di fugace incanto,
per un attimo soltanto
hai spezzato le mie catene.
La melodia della tua anima
scorre calda nelle vene:
è tangibile suono
che accende una scintilla,
il mio sguardo brilla
illuminando ciò che sono.
Uno spirito libero
mi reputavo, ma invero
sono un triste prigioniero.
Schiavo di rigidi schemi
e di ataviche imposizioni,
servo delle mie passioni,
oscillo tra gli estremi:
inutilmente mi dimeno
nella fossa dei leoni.
Dietro le gelide sbarre
dell'umore, dell'astrarre,
ormai stanco siedo:
oltre, un mondo per me,
purtroppo ancor non vedo.