*Poesia POP*
Vi ringrazio montagne,
delle mie lunghe passeggiate
fedeli e maestose compagne,
perché Lei mi avete regalato.
Appassionato la volevo,
mi sentivo di nuovo vivo;
nell'alto dei cieli io volavo
come un'aquila fiera:
sulle candide nevi,
tra le bianche nubi,
con l'anima leggera.
Insieme a te ho corso
su praterie immense
narrandoti il mio trascorso;
mi prendevi per mano
illudendomi che insieme
saremmo andati lontano.
Mi hai fatto sentire
profondamente capito
invece che sbagliato,
finalmente accettato
e miracolosamente guarito.
Ma, come nebbia al sole,
presto sei svanita,
così come sei arrivata:
su una nube sei tornata
e ora io mi chiedo
se tutto questo fosse reale
oppure soltanto virtuale.
Adesso sto nella palude
che da tempo mi delude
purtroppo nuovamente,
ma non con nuova mente.
Quella è sempre la stessa
e c'è una frase di Mad Max
che mi è rimasta impressa;
la citerò in questo remix:
sai, non serve sperare;
se non si può riparare
ciò che è rotto
si diventa matti.
Il problema è fisico,
intricati feedback
di un sistema complesso,
ma non lo vede la TAC.
È indietro la medicina,
il corpo è compromesso,
è tutto un compromesso,
ha un prezzo la medicina.
Il dottore si stupisce,
il collega ammutolisce,
ha bisogno del suo staff.
Remixando Dj Gruff:
vorrei capire,
vorrei arrivare in fondo
a 'sta faccenda
ma potrei impazzire.
Ti esprimi brillantemente,