Riflessi di me, della mia anima poliedrica. Un'anima che, sebbene da sempre eclettica, forse un tempo si guardava unita allo specchio e ad un certo punto quello specchio è andato in frantumi, dando vita ad una miriade di riverberi. Quindi astratte deduzioni ai limiti della ragion pura e dell'ineffabile; visioni, sogni, desideri, passioni. Una sorta di diario in versi che ha avuto più cura del contenuto e della voglia di comunicare che del mero virtuosismo, cioè dell'aspetto estetico e formale, sebbene abbia sperimentato diverse strutture metriche.
Ed ecco uno spazio per me, per mettermi nero su bianco, per conoscermi e per farmi conoscere ancora di più da voi che nei miei "Riflessi" vi ci siete un po' specchiati; voi che ringrazio immensamente di essere arrivati fin qui, alla conclusione. Mi auguro sinceramente che questa lunga raccolta vi sia piaciuta e che magari una delle mie poesie, anche solo un verso, vi sia rimasto nel cuore.
Ogni cosa nella vita raggiunge un apice e poi scende: magari si potesse sempre crescere esponenzialmente fino a toccare il cielo! O forse no? Forse meglio così, meglio che esistano dei limiti che ci inducano al cambiamento e ci rimuovano da una stagnazione che non ha il sapore della vita, pur con le sue numerose imperfezioni? Non lo so, ma ad oggi penso che sia arrivato il momento di svoltare cercando di unire questi riflessi e proiettare un'immagine nuova, facendo anche un passo indietro pur di tornare magari un giorno con un nuovo formato.
Pertanto, anche per mancanza di tempo, è giunto il momento dei saluti.
Ho già ringraziato i lettori per avermi dedicato i loro preziosi istanti, ma voglio dedicare questa raccolta ai miei assidui frequentatori, quelli che mi hanno sempre motivato anche solo con un like o dato un riscontro con un commento arricchendomi del loro pensiero: grazie infinite, questa raccolta è per voi!
Se ci sarà, alla prossima!
Un caro saluto,
Andre