NEL MULTIVERSO

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Dall'alto del tuo balcone,

bellissima e distratta,

piena di te ti pavoneggi

e a malapena mi saluti,

mentre stanco mi trascino

come uno spirito errante

che requie non trova;

un ricordo di me stesso

dal cuore pesante,

malinconico becchino

dei miei sogni più belli

tra i quali ci sei anche tu.

I voluminosi e neri ricci,

il corpo da pantera

che mai potrò sfiorare;

gli occhi mediorientali

che mai mi guarderanno

come vorrei io;

le rosse labbra sipario

di bianchi denti perfetti

che mai mi baceranno:

sei decisamente troppo

per me che non trovo

un posto nel mondo

e così lui dentro me.

Ma in un altro spazio,

in un'altra epoca,

nato dai bivi del tempo

e generato dalla marea

delle decisioni non prese,

rimanenza delle onde

delle scelte non fatte

e della realtà decaduta

dalle sue alternative,

esiste un altro me,

figlio del possibile,

che di certo ti piacerà

e che ti sta aspettando.

O forse sta già insieme

ad un'altra te, chissà,

nella nuova dimensione.

Io ho fede che sia così.

Da qualche parte,

nel Multiverso. 

RIFLESSIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora