FORTY -FIVE EMILIA - FERMIN

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PARTENZA PER DALLAS 

E' già passato un'ora da quando stiamo sull'aereo e sto con il telefono in mano con la testa sul petto di Ferran mentre lui sta guardando una serie tv , guardo l'orario e sono le 23:59 manca un minuto al mio compleanno . 

Come scattano le 00:00 mi do da sola gli auguri , ma invece non e quello che vedo e sento , sento battere le mani e tutti si aggregano e incominciamo a cantare la canzone di compleanno e mi metto a sedere e sorrido , dal corridoio vedo arrivare Fermin con il telefono e Marc con la torta con le candeline 24 , mi scende una lacrima e me la tolgo subito mi alzo e li vedo mettersi di fronte a me . 

" vi ucciderò un giorno di questi veramente " dissi sorridendo , " esprimi un desiderio e soffia sulle candeline " disse Ferran da dietro accarezzandomi la schiena , penso e mi dico nella testa che voglio che Pedri e Pablo stiano bene anche se non posso giocare per l'infortunio e quando apro gli occhi soffio sulle candeline , vedo tutti battere le mani Marc passa la torta a uno dello staff e poi lo vedo venire verso di me e abbracciarmi stretto al suo corpo . Poi mi lascio e abbracciai Fermin , e alla fine gli altri quando si sono avvicinati Sergi , Xavi e Lewa mi hanno detto che sono fieri di me e che grazie a me loro tre so felici  per avermi incontrato e di come sono diventata la loro figlia . 

Quando tutti mi hanno dato gli auguri mi sono messa di nuovo al mio posto e ora che ci penso Ferran ancora mi mancava infatti come arrivo vicino e mi siedo lo vedo abbracciarmi e baciarmi la guancia e la testa , lo abbraccio anch'io e sorrido sapendo che ho una seconda famiglia che mi vuole bene . Prendo il telefono e vedo tanti messaggi anche dalla squadra femminile visto che ho lavorato anche con loro , poi vedo anche due messaggi che mi fanno sorridere di più e sono di Pedri e Pablo . 

Alla fine ho ringraziato e ho messo giù il telefono a caricarsi e ho messo di nuovo il petto su Ferran e ho chiuso gli occhi per dormire un po' ,  mi sveglio e vedo che qualcuno dorme come Ferran che mi tiene stretta a lui prendo il telefono e vedo che ancora mancano 4 ore di volo , così mi alzo senza far svegliare Ferran e vado verso il bagno passando di lì vedo Marc sveglio . 

 Vado in bagno faccio la pipì e poi mi lavo le mani ed esco per andare di nuovo al mio posto , nelle 4 ore che rimangono accendo il mio laptop e mi guardo due film di natale per passare il tempo , sto finendo il secondo film quando sento la mano di Ferran che mi accarezza i capelli . 

" ti sei svegliato , volevo farti dormire un altro pochino visto che ancora manca mezz'ora " dissi sorridendo e lo vidi stropicciarsi gli occhi con la mano libera , " veramente mi sono svegliato proprio adesso perché ho visto che anche gli altri si stanno svegliando ora " disse facendo segno con la mano verso gli altri e girando il viso vidi che tutti erano svegli . 

Arrivammo a Dallas e scendemmo dall'aereo e entrammo nel pullman che ci sedemmo , non ci mettemmo niente ad arrivare in hotel ci diedero le chiavi e andammo nelle nostre camere , a riposarci  visto che eravamo nel periodo di Natale Xavi era più gentile mi ha fatto mettere in camera con due letti matrimoniale da condividere con tre dei miei migliori amici . 

" vi dico subito che il lato destro e mi chiunque deve dormire con me " dissi puntando il dito verso Ferran, Fermin e Marc . il mio compagno di letto e stato Fermin , ci andammo tutti a cambiare e poi ci mettemmo nei letti . 

" sai devo dirti una cosa , qualche volta che ti guardo vedo in te Gavi e come se avessi in te qualcosa di lui " dissi parlando sotto voce visto che gli altri due stavano già dormendo . 
" anch'io ci ho fatto caso che mi guardi ogni tanto , la prima volta non ci ho badato ma poi quando ho fatto una cosa che faceva sempre Gavi e mi sono girato verso di te e ti ho visto che mi stavi fissando , mi manca anche a me ci parliamo ogni giorno ma non vederlo più come prima e triste e mi sento perso " disse Fermin e io lo abbracciai forte e mi misi sdraiata con la testa sul suo petto , ci addormentammo così . 

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