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<<Come posso aiutarti?>>

La domanda di Joseph mi ha completamente spiazzata, anche se non so spiegarmi il perché.

In questo momento sto preparando una crostata alle fragole, che ho imparato a cucinare grazie alla mia nonna. È il mio dolce preferito e ne ho una voglia matta, per cui ho deciso di farla.

<<Perché dovresti farlo?>>

Gli chiedo a mia volta, mettendolo in difficoltà. Sfortunatamente per me, decide di agire senza lasciarmi davvero rispondere. Le sue braccia mi avvolgono il bacino, mi fanno salire in alto, fino allo scaffale della marmellata. Arrossisco.

<<Ok. Adesso potresti mettermi giù?>>

Troppe domande senza risposte. Ma comunque Joseph ascolta la mia richiesta, mi riporta giù e mi lascia continuare.

<<Non puoi aiutarmi. Questa è la ricetta speciale di mia nonna, per cui non ti dirò un bel niente di quello che sto facendo>>

Con il dito ruba un po' di impasto crudo, lo assaggia e si sporca la barba folta.

<<Pulisciti>>

Gli dico, trattenendo una risata divertita. È talmente buffo che vorrei fargli una foto.

<<Ottimo, non vedo l'ora di farci merenda. Anzi, già che ci sei, preparami una tazza di latte>>

La mia espressione torna a farsi seria.

<<Assolutamente no, non sono la tua schiava personale>>

<<Già, purtroppo...>>

Sgrano gli occhi.

<<Scusami?>>

Scoppia a ridermi in faccia.

<<Sto scherzando Gine, mamma mia quanto sei pesante. Continua a preparare la tua crostata>>

Ignoro le sue prese in giro, inizio a dare forma all'impasto sulla teglia. Formo piccoli vermicelli di pasta frolla cruda, per metterli sopra e completare l'opera. Assaggio la marmellata per assicurarmi che sia alle fragole, poi inforno il tutto.

<<Che sta facendo questa bellezza?>>

Si avvicina Tiziano, lasciandomi un bacio sulla guancia. Non riesco ad evitare di guardare Joseph, aspettare una sua reazione... ma niente. Cerco di disobbedire al mio istinto di pensare a lui e sorrido a Kumo.

<<Tra qualche minuto è pronta la merenda>>

Ricambia il mio sorriso e aspetta con me che la crostata si cuoci.

Tiziano è un ragazzo con cui ho fatto amicizia fin da subito, anche se abbiamo legato molto soprattutto nell'ultimo periodo. All'inizio avevo un po' paura ad avvicinarmi, perché sapevo che era fidanzato, ma adesso che si è lasciato posso stare tranquilla.

Nessuno si farà strane idee su di me. Purtroppo mi è capitato di vedere in passato molti ragazzi nei casini, per questo ho preferito evitare.

È un ragazzo premuroso, sensibile e sincero. Mi piace trascorrere il tempo insieme a lui, anche se spesso non sono d'accordo con quello che dice.

<<Ragazzi... venite a fare merenda>>

Alzo di un po' il tono della voce, in modo da farmi sentire da tutti i miei compagni. L'idea di condividere questo pezzetto di me con gli altri mi fa rabbrividire, ma di certo non posso pretendere di preparare un dolce e mangiarmelo tutto da sola.

<<Non pensavo fossi una cuoca provetta. Infondo potresti anche piacermi>>

Joseph mi fa l'occhiolino e io lo fulmino con lo sguardo. Piacergli?

Cadiamo insieme// HoldenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora