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Non so più con chi parlare da quando io e Joseph abbiamo deciso di allontanarci e di fare le cose con calma. Lo so, ho tutti i miei amici pronti a supportarmi, soprattutto Gaia... ma non è lo stesso. Lui è l'unico a sapere ogni cosa di me, anche quelle più delicate. In questo momento, per esempio, avrei bisogno di sdraiarmi tra le sue braccia e raccontargli la brutta esperienza che ho vissuto oggi.

<<Cosa stai facendo?>>

Mi chiede Martina, sedendosi sulla poltrona davanti a me.

<<Niente>>

Le rispondo freddamente.

<<Amo sei sicura di stare bene? In questo periodo non mi sembri più quella di prima>>

Sforzo un sorriso.

<<Infatti non lo sono, però lascia stare>>

Le dico. Mi guarda con i suoi occhi grandi e cerca di strapparmi qualche informazione in più.

<<Gine, io ti conosco abbastanza da capire che c'è qualcosa che ti sta facendo soffrire. Devi parlarne con qualcuno se vuoi sentirti meglio>>

Annuisco.

<<Hai ragione Marti, ma non credo che in questo caso aprirsi con qualcuno possa risolvere i miei problemi>>

La mia amica mi asciuga una lacrima e mi sorride in modo gentile.

<<Invece sì. Magari io so cose che tu non sai, e questo potrebbe esserti d'aiuto>>

Mi fa l'occhiolino.

<<Lasciami indovinare... stai così per Holden?>>

Annuisco.

<<È per la pausa che ci siamo presi. Io ho accettato solo per il suo bene, perché gli voglio bene e non voglio costringerlo a stare sempre con me se non vuole. Il fatto è che non ho pensato a me stessa e adesso sto soffrendo questo distacco>>

Dico singhiozzando.

<<Ciccia ma Jo non ti ha chiesto una pausa, solo di fare le cose con calma. Ne ha parlato anche con me e con Gaia>>

Non rispondo.

<<Se vuoi parlare un po' con lui, se vuoi chiedergli un consiglio... puoi>>

Nascondo il viso tra le mani e cerco di piangere silenziosamente per non attirare l'attenzione.

<<Ma io non ne sono capace. Ogni volta che lo vedo mi sembra infastidito dalla mia presenza! Poi magari è solo nella mia testa, però non ci riesco>>

Dico in un solo respiro.

<<Ginevra non pensare una cosa del genere, lui non è così. Non potrebbe mai essere infastidito dalla tua presenza, semmai il contrario>>

Mi rassicura.

<<In che senso?>>

Le chiedo.

<<Che al massimo è infastidito nel sentirti così tanto distante>>

Marti mi sposta una ciocca di capelli dalla faccia, e mi permette di abbracciarla.

<<Dai, tirati un po' su di morale che domani è il tuo compleanno. Non vorrai mica trascorrerlo a piangere come una disperata!>>

Mi scappa una risata.

<<No, non credo>>

Le rispondo sinceramente. Rimaniamo un po' abbracciate a idealizzare un mio ipotetico compleanno, e lei alla fine mi dice...

<<E comunque non credo che tu gli voglia solo bene>>

Cadiamo insieme// HoldenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora