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Ho parlato con la manager di Holden, mi ha detto di andare in albergo e aspettarlo lì. Non sapevo a chi rivolgermi per ricevere un passaggio, ma alla fine ci ha pensato direttamente lei. Un suo collega mi ha accompagnata, mi ha fatta entrare in stanza e mi ha detto di aspettare con pazienza la fine dell'incontro.

In questo momento sono affacciata alla finestra, sto ammirando la bellezza di Roma a quest'ora. Il tramonto crea un'atmosfera magica, le persone passeggiano con i propri cari e sorridono senza mai smettere. Non so perché, ma li invidio molto.

All'improvviso sento la porta aprirsi e richiudersi, il respiro profondo di una persona stanca. Non mi volto nemmeno per guardare chi è, rimango concentrata sul paesaggio mozzafiato. Da qui non si può vedere tutta la città, ma una gran parte.

Il mio cuore smette di battere per un attimo. Due braccia mi circondano il busto con irruenza, la barba mi solletica leggermente il collo e mi fa rabbrividire. Ha davvero il coraggio di presentarsi qui e comportarsi come se non fosse successo niente?

<<Smettila de fa la bambina e guardami>>

Quando Holden mi parla in dialetto romano, significa che è arrabbiato.

<<No>>

Gli dico, forse sbagliando. Mi prende per i fianchi e mi fa voltare verso di lui. Avvicina il suo viso al mio e mi sussurra qualcosa all'orecchio.

<<Ho detto che mi devi guardare>>

Deglutisco con fatica e cerco di non lasciarmi sopraffare dalla rabbia.

<<Lo so che te la sei presa per prima, Ginevra>>

Le mie guance si tingono di rosso.

<<Ma non pensi che quello arrabbiato dovrei essere io? Ti devo ricordare cosa hai fatto l'ultima volta?>>

Una lacrima riga il mio volto, ma non faccio in tempo a scacciarla via, ci pensa direttamente lui.

<<Non ti sei fidata di me e ci sono rimasto male. Ti ho sempre detto che non devi essere gelosa di Sarah, perché io non provo nulla per lei. Siamo soltanto amici, ma tu non vuoi capirlo>>

Ho semplicemente paura di essere scaricata. È la prima volta che mi innamoro di una persona, non voglio che qualcuno si intrometta nella mia relazione.

<<Vuoi sempre avere ragione su tutto, non posso mai dire niente perché ti innervosisci continuamente, non posso essere gelosa dell'alchimia che hai con Sarah... non posso più fare un cazzo!>>

Gli sputo in faccia tutta la mia verità. Lo amo da morire, ma non può avere sempre l'ultima parola.

<<Non mi sembra che io ti abbia mai detto di non essere geloso di Tiziano, mi fa piacere sapere che mi ami talmente tanto che al pensiero di vedermi insieme ad un altro vai su tutte le furie>>

Sgrana gli occhi.

<<È tutta un'altra storia quella, Tiziano all'inizio provava qualcosa per te>>

Faccio un lungo respiro.

<<E pensi che tu a Sarah non piaccia neanche un briciolo? Nell'ultimo periodo non ha fatto altro che starti vicino>>

Le nostre voci si sovrappongono, non facciamo altro che gridarci in faccia tutto quello che ci siamo tenuti dentro per mesi.

<<Mettiamo che Sarah ti dica di essere innamorata di te, tu cosa faresti?>>

Gli chiedo.

<<Le direi che sono innamorato di un'altra>>

Mi scappa una risata isterica.

<<Non è vero Joseph, tu ci penseresti un po' prima di risponderle>>

Mi gira la testa, ma non voglio mollare, stavolta devo dimostrare di essere forte.

<<Stai mettendo in dubbio quello che provo per te? Di nuovo, Ginevra?>>

Lo guardo senza dire nulla, abbasso la testa e cerco di togliermi dalla mente il suo sguardo deluso.

<<Prendi l'album che ti ho firmato prima>>

Indica la mia borsa.

<<Cosa?>>

Gli chiedo incredula.

<<Hai capito cosa ho detto, forza>>

Lo guardo in modo strano, mi avvicino alla borsa e tiro fuori il mio cd.

<<Aprilo>>

Faccio come dice, e noto che c'è una piccola dedica. Non me ne sono neanche accorta...

"C'è questo filo, tra me e te, che ha un nome solo nostro. Un filo che, in qualunque posto sarai, anche a chilometri di distanza, anche con le vite stravolte e le decisioni prese, anche tra un'eternità, quando tu tirerai un po', io tirerò a mia volta. Qualunque cosa accada"

Non riesco a trattenermi, scoppio a piangere silenziosamente e mi metto seduta sul pavimento, con la testa nascosta tra le ginocchia. Holden si mette in ginocchio, si avvicina a me e mi abbraccia forte.

<<So un'altra cosa, Ginevra... che tu non dubiti per davvero di quello che c'è tra di noi, ma dubiti di te stessa. Non vuoi capire che sei un'anima speciale, e che meriti il mio amore>>

Mi prende il viso tra le mani, mi bacia entrambi gli occhi e mi asciuga le lacrime con il pollice.

<<Anzi, ti dirò di più... ho comprato qualcosa per la nostra casa. Mi piacerebbe molto averti con me entro la fine del mese, se per te non è un problema>>

Sforzo un sorriso, gli do un bacino sulle labbra e annuisco.

<<Per me va benissimo>>

Ricambia il mio sorriso.

<<Voglio farti conoscere i miei gatti>>

Cadiamo insieme// HoldenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora